Funzione pedagogica e di cittadinanza del management dell’identità. Valore e ritorno economico diretto del governo della bellezza e degli investimenti in marketing territoriale. Incremento diffuso della qualità della vita come esito finale e costante della visione politico-istituzionale e dell’azione amministrativa. Cosa hanno in comune questi tre metodi ed obiettivi amministrativi e come essi possano e debbano rappresentare le stesse facce e direzioni di un unico percorso e di una unica missione può sintetizzarlo bene la completata riqualificazione di Piazza Cannone; anzi la trasformazione in una vera e propria piazza elegante e bella di quella che di fatto era una via seppur nevralgica e centralissima nella fruizione turistica del Principato.
È quanto dichiara il Sindaco Giovanni Macrì sottolineando che anche questo importante intervento, su uno degli spazi della città più iconici e passeggiati in tutti i mesi dell’anno, è stato progettato e realizzato grazie ed attraverso l’utilizzo integrale di risorse di bilancio comunale, frutto di un’efficace ed efficiente pianificazione e gestione delle finanze locali e del costante reinvestimento in azioni di riqualificazione e miglioramento dei servizi al cittadino ed all’ospite delle importanti entrate derivanti direttamente dal governo ordinato dei flussi e dell’attenzione turistica internazionale sulla destinazione turistica.
I circa 450 mila euro di lavori ultimati hanno consentito, spiega il Sindaco, non soltanto di realizzare una radicale trasformazione di quello spazio urbano ma di mettere mano, anche in questo così come in interventi precedenti nel centro storico, alla fatiscente e compromessa rete idrico-fognaria. Quest’ultima è stata completamente sostituita e migliorata grazie alla sua segmentazione (con rubinetti d’arresto) che consentirà ad esempio di effettuare, laddove necessari, interventi chirurgici e interruzioni circoscritte nell’erogazione idrica in caso di emergenze (senza dover lasciare a secco l’intera città come purtroppo accaduto in passato). Senza considerare, scandisce, la complessiva migliore qualità del servizio idrico e soprattutto il ritorno di sicurezza, derivante dal complementare rifacimento dei sotto servizi connessi alla riqualificazione della Piazza, per tutta l’iconica e fragile rupe tropeana, la cui stabilità da sempre è minacciata proprio dalla quantità e diffusione molto spesso irrintracciabile di infiltrazioni di acqua.
E per rafforzare l’ispirazione della Piazza ridisegnata ed il legame della Città col mito greco-classico di Ercole, che la leggenda vuole anche fondatore di Tropea, al centro della nuova agorà è stata collocata una delle 100 teste di Ladone, il drago posto a difesa del Giardino delle Esperidi con le mele d’oro regalato da Zeus ad Era e sconfitto dall’eroe omerico con l’aiuto di Atlante nella sua undicesima fatica; un richiamo, un omaggio ed un inno a quella parte di identità magnogreca, sottolinea, che non soltanto rappresenta una quota importate del complessivo valore esperienziale dell’immagine turistico-culturale della nostra regione ma che dovrebbe essere chiave di lettura di una costante e militante azione di comunicazione pubblica interna per rafforzare il senso di appartenenza alla propria storia e ridurre, purtroppo soprattutto nelle declinazioni turistiche, ogni forma di oicofobia e di inutile scimmiottamento di cliché d’importazione. Perché, conclude Macrì, non c’è marketing territoriale senza storia e senza identità.