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venerdì, Aprile 19, 2024
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Vergognosa e incomprensibile la mancata nomina di Nicola Gratteri a Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo

GOEL – Gruppo Cooperativo è indignato per la mancata nomina di Nicola Gratteri a Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

Il CSM ha votato ieri la nomina del nuovo Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. A distanza di anni, si fa ancora l’avvilente errore di non valorizzare i magistrati che si sono distinti per il loro operato, divenendo simbolo del contrasto e della lotta alla criminalità organizzata.

Le persone e realtà impegnate nel contrasto alle mafie e la società civile avevano sperato e si erano illusi che si potesse cogliere, questa occasione, per dare un segnale forte ed inequivocabile con la nomina di Nicola Gratteri, magistrato divenuto punto di riferimento indiscusso nella lotta alla criminalità organizzata, con secoli di condanne inflitte agli appartenenti all’organizzazione mafiosa più forte in Europa, un’enorme quantità di stupefacenti sequestrati e di beni confiscati, un’incontestabile competenza in indagini nazionali e internazionali complesse, una capacità investigativa di altissimo livello.

Forse l’unico vero criterio di “minor merito” che può essere addebitabile a Nicola Gratteri è la sua totale indipendenza dalla politica e dai poteri forti, la sua capacità di non guardare in faccia nessuno e la totale assenza di ogni forma di servilismo verso qualunque tipo di potere, che in questo Paese non è mai stata premiata.

GOEL – Gruppo Cooperativo è indignato di fronte ad una scelta incomprensibile che, senza nulla togliere al neo-eletto Procuratore nazionale, appare come una indecifrabile presa di distanza istituzionale nei confronti di uno dei magistrati oggi più esposti al rischio, nei cui confronti sono noti intenti di possibili attentati proprio per la pericolosità della sua azione di contrasto e la capacità di infliggere attacchi senza precedenti alle organizzazioni mafiose.

Per fortuna, Nicola Gratteri ha al suo fianco un fortissimo consenso della società civile e di tanti uomini e donne onesti delle istituzioni, un’Italia fatta da persone libere, che hanno la capacità di indignarsi e che non permetteranno certo l’isolamento di uno tra i più bravi magistrati antimafia che l’Italia abbia avuto.

 

 

 

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