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mercoledì, Aprile 24, 2024
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“Xenia”, la Procura generale: «Dieci anni e 5 mesi per Lucano»

La richiesta dei sostituti pg Fimiani e Giuttari nei confronti dell’ex sindaco di Riace è inferiore alla pena (13 anni e 2 mesi di reclusione) già inflittagli in prima istanza 

La Procura generale presso la Corte d’appello di Reggio Calabria ha pronunciato oggi la sua requisitoria e avanzato le proprie richieste. Adriana Fimiani e Antonio Giuttari hanno chiesto di condannare in secondo grado di giudizio 16 persone e, fra queste, Mimmo Lucano.
Per l’ex primo cittadino di Riace – che in prima istanza era stato condannato a 13 anni e 2 mesi di carcere dai giudici del Tribunale di Locri -, i sostituti del procuratore generale Gerardo Dominijanni hanno chiesto la condanna in appello a 10 anni e 5 mesi per associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d’ufficio. La pena invocata per “Mimì” Lucano è dunque inferiore di parecchio a quella precedentemente inflittagli, in quanto per un capo d’accusa è stato chiesto il proscioglimento, mentre per altri due è intervenuta la prescrizione.
Al momento delle richieste della pubblica accusa, il politico riacese non era comunque in aula. Il processo riprenderà davanti alla Corte d’appello il prossimo 30 novembre.

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