Raccogliamo questo ricordo di Ciccio Riccio, che parla di una stagione che è finita con la morte di uno degli ultimi comunisti, Peppino Bruzzese. Ricordo visto dagli occhi di chi visse quella fase con profonda ammirazione.
di Francesco Riccio
Profondamente addolorato, apprendo adesso della scomparsa del carissimo compagno Peppino Bruzzese.. Pochi giorni fa la nipote incontrata in una riunione del PD, mi informò dell’ aggravarsi della Sua condizione di salute.
Per la mia generazione Peppino Bruzzese, Carmelo Filocamo, Viirgilio Condarcuri, Ciccio Catanzariti, erano Maestri e punti di riferimento.Mi vengono in mente le tante manifestazioni per lo sviluppo del nostro territorio, della Sua Vallata, le lunghe ed intense riunioni di zona, le esaltanti campagne elettorali degli anni 70, i comizi da candidato al Senato, le delusioni per le sconfitte successive. Da responsabile nazionale delle Feste de l’Unità lo incontravo a Bologna, sempre presente ai dibattiti, animato da immutata passione e gusto per la politica.
Un anno fa discutemmo a cena di un mio libro sul Partito. Ci sentimmo in seguito al telefono. Gli avevo promesso una visita, purtroppo non onorai la promessa e oggi me ne rammarico.
Ciao compagno Bruzzese, ciao carissimo Peppino. Nel nostro cuore Bandiera rossa trionferà sempre.
A tutti i familiari, a quella che fu la nostra comunità, le condoglianze più sentite.