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sabato, Luglio 27, 2024
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E venne Jova a sconfiggere “l’Oscurantismo Geracese”

A novembre del 2020 veniva a mancare Turi Futia, uno scrittore antagonista e anticonformista di Locri. Nei suoi libri racconta tre storie che, nel secolo scorso, potevano determinare una Locride migliore, ma così non fu per colpa dell’Oscurantismo Geracese. Così, leggendo l’articolo di Paride Leporace su Jovanotti e la sua venuta in Calabria mi sono ricordato del caro Turi. La cosa che mi ha fatto specie, forse con questi termini spiego meglio, è stato il fatto che Jovanotti ha scelto Gerace per il suo video e che molti lo abbiano subito incoronato come testimonial, come il nuovo messia sceso in Calabria.

 Se ricordo bene a novembre del 2020 veniva a mancare Turi Futia, uno scrittore antagonista e anticonformista di Locri. L’opera più importante di questo scrittore, per molti rimane la trilogia delle occasioni perse per la Locride, di vivere il grande cambiamento. Sono tre storie prettamente di Locri che nel secolo scorso potevano determinare una Locride migliore, ma così non fu per colpa dell’Oscurantismo Geracese. La trilogia è rappresentata da tre libri il primo su una suora, il secondo sulla vicenda del vescovo Pierantoni, che rimase nella storia per aver trasferito la diocesi proprio da Gerace a Locri, il terzo sulla vicenda della fabbrica di moto che vide la luce a Locri e iniziava a far lavorare molte persone, finché non arrestano l’innocente ingegnere Bruzzese, reo di essersi permesso di far concorrenza al Nord Italia con delle moto che ancora oggi sono bellissime. In tutte queste vicende la mano che porta alla sconfitta del male sul bene, così era per l’autore, è sempre la stessa, l’Oscurantismo Geracese, cioè quella nobiltà conservatrice che voleva che tutto rimanesse com’era per poter continuare a comandare. Così, leggendo l’articolo di Paride Leporace su Jovanotti e la sua venuta in Calabria mi sono ricordato del caro Turi. Anche se devo dire che questo termine così caro allo scrittore di Locri poteva andare bene anche per l’articolo di domenica scorsa di Criaco, ed in generale può essere una spiegazione plausibile del mancato sviluppo di questa terra. La cosa che mi ha fatto specie, forse con questi termini spiego meglio, è stato il fatto che Jovanotti ha scelto Gerace per il suo video e che molti lo abbiano subito incoronato come testimonial, come uno che può far piacere la Calabria anche ai tedeschi, insomma come il nuovo messia sceso in Calabria. Ed allora ho pensato che forse lui, potrebbe riuscire dove tutti hanno fallito. Senza moralismi, ma il caro “oscurantismo” domina ancora la Locride, dove ci sono famiglie che governano da anni e sono sempre le stesse. Mi faceva notare un amico che se leggete i nomi dei presidenti di 20 anni fa dei posti di potere e leggete quelli di oggi, ci sono sempre gli stessi cognomi, dico cognomi perché magari hanno fatto un cambio generazionale, ma sempre loro sono. Così un giorno mi disse anche Filippo Veltri, solo se emigrano queste famiglie nella Locride sarete liberi. Ed allora, ecco, la potenza di Jovanotti che nuovo Robin Hood viene nella Locride e la trasforma nella contea di Nottingham, e l’Aspromonte nella foresta di Sherwood. Lui in conferenza stampa, mentre tutti quelli che fanno politica erano intenti a procurarsi un autografo, una foto con la star oppure un qualsiasi cimelio per le figlie o le amiche delle figlie, Orsomarso compreso, ha parlato di Calabria legandolo a termini come “stupore e meraviglia” di “atmosfera strepitosa” e di gente geniale (Triglia, Brunori, Rino Gaetano) riferito alle persone che conosce di questo angolo di terra. Lui che spiega che il video “Alla salute”, può diventare una bella opportunità per far vedere quanto è bella la Calabria e la sua gente. E come dice Ruggero nel suo pezzo, gli proporremo la cittadinanza onoraria, oppure come chiede Gianluca Albanese che sia il testimonial di Locride 2025. Lui dice un qualcosa che mi colpisce ulteriormente, “Io so fare il musicista e faccio solo il musicista”, una frase che fa effetto in un mondo dove nessuno sa fare niente e si vive di sola immagine. Questo pensiero lo voglio dedicare, infine, a chi ha lavorato perché Jovanotti venisse a Gerace e per farlo stare bene nella Locride, quelle che vengono chiamate maestranze, ma sono dei veri maestri professionisti del mestiere, nella Locride si sono formati con i primi film, ed oggi sono un vero gruppo, una squadra che si mette all’opera e non ti fa mancare niente dalla scenografia ai costumi, alle promettenti comparse passando per le location e le strutture. Bravi. Ora dopo questo undici maggio che molti ricorderanno come il giorno di Jovanotti nella Locride, vado a dormire sperando di svegliarmi in una terra migliore.

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