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Ginevra: la giovane produttrice di olio calabrese che conquista l’attenzione del Corriere della Sera

Si è svolta sabato 14 maggio, presso il Convento dei Riformati di Calopezzati, la presentazione regionale della Guida Extravergini Slow Food 2022. L’iniziativa ha visto i produttori premiare sé stessi mediante una disfida olearia in cui nessuno di loro poteva in alcun modo conoscere l’olio che, di volta in volta, assaggiava. Nello specifico hanno dovuto esprimere una valutazione sul profilo olfattivo e gustativo/tattile (quindi sulla complessità aromatica, sulla piacevolezza olfattiva, sul fruttato di oliva, su quanto fosse amaro e piccate), ed anche una valutazione complessiva dell’olio.

Hanno partecipato alla disfida olearia produttori di olio provenienti da tutta la Calabria: Murgia Rosanna di Caccuri (KR), Pasquale Labonia da Caloveto (CS), Arcaverde da Cerchiara di Calabria (CS), Fratelli Renzo da Corigliano-Rossano (CS), Frantoio Acri da Corigliano-Rossano (CS), Enotre da Mesoraca (KR), Olearia San Giorgio da San Giorgio Morgeto (RC), Oleificio Torchia da Tiriolo (CZ), Rotella Domenico da Tiriolo (CZ), Tenuta Librandi Pasquale da Vaccarizzo Albanese (CS), Loredana Sapia da Calopezzati (CS).

Nell’ambito dell’iniziativa l’azienda Tabatà, che nasce a Calopezzati dalla giovane produttrice Ginevra, ha visto il proprio olio selezione Cataldo-Tabatà tra i 5 oli calabresi “Grande Olio Slow Food”. Questo è l’ennesimo riconoscimento che arriva per l’olio prodotto da questa giovane donna. Il suo olio “Tabatà”, infatti, è stato peraltro designato tra le 8 nuove eccellenze italiane, su un totale di 179, “Grande olio slow” dalla prestigiosa Guida Slow food come ci ha raccontato nel suo articolo del Corriere della Sera il giornalista Marco Vassallo.

“La selezione Cataldo-Tabatà – scrive Vassallo – ritenuto un “Gran Olio slow”, proviene da un’azienda biologica che coltiva 2500 piante di varietà autoctone. La selezione Cataldo è ricavata da olive Carolea e Biancolilla che crescono sull’altopiano silano: fresco ed elegante, è un olio che profuma di verdure acerbe e ha un corpo sostenuto”.

Il grande successo di quest’olio biologico nasce da un percorso di certificazione intrapreso oltre 10 anni fa e diventa concreto grazie a alla giovane calopezzatese Ginevra. Preparata e dotata anche di forte senso pratico, terminati gli studi a Milano, ha voluto tornare alle sue origini calabresi, nel territorio di Calopezzati, per riprendere in mano un filo che rincorre i ricordi d’infanzia, nelle terre dei nonni.

Ginevra ha scelto di chiamare l’azienda “Tabatà”, quindi con il soprannome degli antenati, e ha deciso di orientarla a una gestione totalmente biologica e sostenibile. La scommessa che sta vincendo, insieme a quella di restare in Calabria, è soprattutto quella di creare un olio EVO d’eccellenza che esprima i profumi e gli aromi di questa terra ricca di natura e di storia, ruvida e un po’ selvaggia, ma sempre accogliente e generosa.

 

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