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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 4 Ottobre.

Accadde che:

1957 (65 anni fa): Radio Mosca annuncia che l’Unione Sovietica ha lanciato in orbita il primo satellite artificiale. Lo Sputnik 1 era una sfera lucida di metallo dal diametro di 58,42 centimetri e pesante 83,46 chilogrammi, con quattro lunghe antenne orientate nella stessa direzione. All’interno funzionavano due radiotrasmettitori della potenza di un Watt. I segnali che emettevano duravano 0,3 secondi, separati da pause della stessa durata, e permettevano di studiare la densità dello strato più alto dell’atmosfera, la ionosfera. Una volta raggiunta l’orbita stabilita, a 250 chilometri dalla superficie terrestre, lo Sputnik 1 funzionò per 22 giorni consecutivi, finché le sue batterie glielo permisero. I suoi ‘bip’ cessarono il 26 ottobre 1957 e il 4 gennaio 1958 il satellite cominciò ad abbassarsi verso la Terra, fino a bruciare nell’impatto con l’atmosfera. Complessivamente aveva percorso circa 60 milioni di chilometri.

1964 (58 anni fa): il presidente del Consiglio, Aldo Moro inaugura l’A1 Milano-Napoli, più nota come Autostrada del Sole. Prima di questa data occorrevano due giorni di viaggio per coprire la distanza tra Milano e Napoli, perdendosi tra strade provinciali ed urbane. Ora s’impiegavano soltanto otto ore per percorrere i 755 km in cui si distende il tratto autostradale. Costati 272 miliardi di lire (pari a circa 140 milioni di euro), i lavori sono stati avviati otto anni prima, con la posa della prima pietra nel maggio del 1956. Due anni e mezzo dopo è stato inaugurato il primo tratto da Milano a Parma. Il pedaggio entrerà in vigore qualche mese dopo: l’esattore Mario Pasetti ricorderà di aver rilasciato il primo biglietto l’8 dicembre del 1958, a un’automobile modello Fiat 1100. Si tratta di un evento importante, in quanto, grazie all’apertura dell’Autostrada del Sole, non solo ci fu un risvolto positivo dal punto di vista economico, con un “avvicinamento” più veloce tra Nord e Sud-Italia, che all’epoca, si configurava come un passo di notevole importanza, ma si è potuto anche usufruire di un nuovo servizio che poneva fine a tantissimi inconvenienti a danno dei viaggiatori.

Scomparsa oggi:

1970 (52 anni fa): muore, a Los Angeles, all’età di 27 anni, Janis Lyn Joplin cantante. Nata, in Texas (Stati Uniti), il 19 gennaio 1943 è diventata nota verso la fine degli anni Sessanta come cantante del gruppo Big Brother and the Holding Company e, successivamente, per i suoi lavori da solista. A soli 17 anni lascia la sua città per inseguire il sogno di diventare una cantante. Nel 1963, si reca per la prima volta a San Francisco, dove entra in contatto con il mondo dei beat e la filosofia on the road. Questo è, forse, ciò che Janis va cercando, un gruppo di persone per cui è fondamentale aver qualcosa da dire e dirlo più forte degli altri. Nel mondo perfetto delle idee, però, Janis incontra anche l’alcool e le droghe, che entrano a far parte della sua vita in modo prepotente. Arriva in California e, dopo un breve provino, viene ingaggiata dalla “Big Brother and The Holding Co.”, una band di matrice blues con venature rock e psichedeliche. La miscela esplosiva creata dalla roca voce blues di Janis, ed il sound innovativo della Big Brother ottiene subito un grande successo ed il gruppo ottiene il primo contratto discografico. Esce così, nel 1967, “Big Brother and the Holding Company”, un album ancora fortemente acerbo ed incapace di render giustizia alla grinta della band. Nonostante l’insuccesso del primo album, la band non si dà per vinta ed ottiene un contratto discografico con la Columbia Records grazie ad un’impressionante esibizione sul palco del Monterey Pop International Festival, in cui Janis pietrifica il pubblico con una struggente e personalissima versione di “Ball and chain” di Big Mama Thornton. Nel 1968, esce “Cheap Thrills”, da molti considerato l’apice della carriera di Janis Joplin. Questo periodo trascorso con la Big Brother fa di Janis una persona sorridente e piena di vita. Dopo la rottura con la Big Brother, Janis Joplin mantiene il contratto con la Columbia e forma una nuova band, la “Kozmic Blues Band”, con la quale pubblica “I got dem ‘ol Kozmic Blues Again mama”, dove brani come “Maybe”, “Little girl blue” e “Kozmic Blues” rimangono tra le migliori performances di questa pantera da palcoscenico. Purtroppo, però, anche il rapporto con questa band viene rovinato dall’abuso di eroina e alcool, ed il gruppo si scioglie. Janis, però, non si arrende, si disintossica e forma l’ennesima band, la “Full Tilt Boogie Band” e si mette al lavoro per la realizzazione del terzo album, “Pearl”. Lei è entusiasta, pensa di aver finalmente trovato il ritmo giusto della sua vita e si dedica con grande zelo ai nuovi brani, ma la tensione è troppo alta e lei troppo debole, così cade per l’ennesima volta nella trappola dell’eroina. Nel 1971, esce “Pearl”, ed ottiene un grandissimo successo, purtroppo, però, Janis non riesce a godere di questo trionfo, il suo corpo viene trovato senza vita in una camera di albergo, riverso in una pozza di sangue: il setto nasale rotto per l’impatto con un comodino. Janis Joplin, era morta di overdose.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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