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mercoledì, Maggio 8, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 21 Luglio.

Accadde che:

1858 (165 anni fa): a Plombières, in Francia, si incontrano segretamente Cavour e Napoleone III. Gli accordi che seguono porteranno alla Seconda guerra d’indipendenza italiana. Con essi, la Francia s’impegnava ad intervenire in aiuto del Piemonte in caso di aggressione austriaca. L’intesa prevedeva, in caso di vittoria, la costituzione di un regno italiano settentrionale sotto la guida di Vittorio Emanuele II, già sovrano del regno di Sardegna e quindi del Piemonte. Inoltre, una volta sconfitti gli austriaci, il piano era di unificare Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, in cambio il Piemonte si impegnava a cedere Nizza e Savoia alla Francia. Nel Lombardo-Veneto la presenza austriaca era causa di forti tensioni. Il progetto di Cavour consisteva nell’attirare l’attenzione degli Stati europei, sulla condizione italiana, per ottenere l’appoggio di uno di questi. L’occasione si presentò nel 1856 con il Congresso di Parigi, alla fine della Guerra di Crimea, quando le potenze che hanno partecipato al conflitto si siedono al tavolo delle trattative, per stabilire le condizioni di pace. In quell’occasione che Cavour attirò l’attenzione sulla questione italiana, caratterizzata dalle tensioni dovute alla presenza dell’Austria. Una volta firmato il patto con la Francia, a Cavour non restò che farsi dichiarare guerra dall’Austria, che avvenne il 26 aprile 1859.

1979 (44 anni fa): avviene, a Palermo, l’omicidio di Boris Giuliano per mano della mafia siciliana. Giuliano è stato un poliziotto, funzionario e investigatore della Polizia di Stato, capo della Squadra mobile di Palermo. Diresse le indagini con metodi innovativi e determinazione, facendo parte di una cerchia di funzionari dello Stato che, a partire dalla fine degli anni Settanta, incominciò una dura lotta contro Cosa Nostra. In particolare, Nel 1978 Giuliano fu incaricato delle indagini relative all’omicidio di Giuseppe Di Cristina, mafioso di primo rango, che aveva iniziato a passare informazioni ai Carabinieri sui contrasti interni a Cosa Nostra tra le famiglie palermitane e il gruppo dei Corleonesi. A seguito delle sue indagini, Giuliano firmò un rapporto di polizia in cui veniva identificata una vasta associazione criminale dedita al traffico di stupefacenti. Quella mattina, mentre pagava il caffè appena bevuto, Leoluca Bagarella gli sparò a distanza ravvicinata sette colpi di pistola alle spalle, uccidendolo. L’omicidio avvenne alla presenza di numerosi clienti che, spiazzati dalla fulmineità e drammaticità dell’evento, non riuscirono nemmeno a reagire, tanto che l’omicida poté darsi facilmente alla fuga. L’omicidio di Boris Giuliano finì nella sentenza-ordinanza del Maxiprocesso di Palermo e il movente delle indagini sul traffico di stupefacenti fu confermato anche da diversi pentiti, tra cui Tommaso Buscetta.

Nato oggi:

1899 (124 anni fa): nasce, ad Oak Park (Chicago), Ernest Hemingway scrittore e giornalista, autore di romanzi e di racconti, molti dei quali considerati pietre miliari della letteratura statunitense. Ha saputo rompere con una certa tradizione stilistica riuscendo ad influenzare successivamente generazioni intere di scrittori. I suoi protagonisti sono tipicamente uomini dall’indole stoica, i quali vengono chiamati a mostrare “grazia” in situazioni di disagio. È il 1917 quando comincia a maneggiare carta e penna, dopo essersi diplomato, lavorando come cronista al “Kansas City Star”. La sua natura irrequieta e perennemente insoddisfatta non lo fa sentire comunque a posto. Si dedica alla stesura di alcuni racconti, del tutto ignorati da editori e dall’ambiente culturale. Nel 1923 l’editore McAlmon pubblica il suo primo libro, “Tre racconti e dieci poesie”, seguito l’anno dopo da “Nel nostro tempo”, elogiato dal critico Edmund Wilson e da un poeta fondamentale come Ezra Pound. Nel 1926 escono libri importanti come “Torrenti di primavera” e “Fiesta”, tutti grandi successi di pubblico e di critica, mentre l’anno dopo esce il volume di racconti “Uomini senza donne”. Riscuote un grande successo con “Il vecchio e il mare”, un romanzo breve, che commuove la gente e convince la critica, raccontando la storia di un povero pescatore cubano che cattura un grosso marlin (pesce spada) e cerca di salvare la sua preda dall’assalto dei pescecani. Pubblicato in anteprima su un numero unico della rivista Life, vende cinque milioni di copie in 48 ore, grazie al quale vince il Premio Pulitzer. Nel 1954 gli viene conferito il Premio Nobel per la letteratura. Debole, invecchiato, malato e profondamente depresso, perché pensa che non riuscirà più a scrivere, la mattina di domenica 2 luglio si alza di buon’ora, prende il suo fucile a canna doppia, va nell’anticamera sul davanti della casa, appoggia la doppia canna alla fronte e si spara. Hemingway limitò descrizioni di stati d’animo e sentimenti, preferiva che i lettori, piuttosto che ricevere la descrizione di un’emozione, vedessero le cose e i fatti che producevano le emozioni stesse.

 

 

 

 

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