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giovedì, Maggio 2, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 5 Dicembre.

Accadde che:

1456 (567 anni fa): avviene l’immane terremoto dell’Italia centro-meridionale che sconvolge nel cuore della notte la Campania, ricordato come uno dei sismi più forti in Italia. Con un’intensità di magnitudo 7.1, il sisma si verificò nelle prime ore del mattino, tra le 03.00 e le 04.00 circa, ed ebbe gravi effetti su una vasta area del Regno di Napoli. A seguito di approfonditi studi, si ritiene che l’epicentro del sisma, avvertito fino in Toscana e Sicilia, fosse localizzato nel distretto sismico dell’Irpinia e che la scossa principale fosse durata almeno due minuti. Il terremoto colpì oltre 90 località su una vasta area dell’Italia centro-meridionale, contando 5 regioni e oltre 30 000 vittime. Gli effetti furono distruttivi in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata a causa di più terremoti in sequenza che hanno colpito le aree. Inoltre una serie di onde anomale nel porto di Napoli distrusse le barche, mentre un vero e proprio maremoto nel golfo di Taranto investì la costa ionica pugliese. Intere città vennero cancellate e gran parte dei borghi del centro-meridione andarono distrutti, alcuni dei quali non vennero mai più ricostruiti.

1952 (71 anni fa): Londra viene colpita dal più grande evento di inquinamento atmosferico della storia del Regno Unito. “Grande Smog” è il nome che è stato dato alla fitta coltre di nebbia densa e tossica che tra il 5 e il 9 dicembre coprì la città di Londra. Se dal punto di vista sociale questa catastrofe causò circa 4.000 morti e migliaia di malati, dal punto di vista scientifico rappresentò un curioso caso di anomalia che diede la possibilità di avanzare studi utili all’evoluzione in materia di sicurezza ambientale. Le rigide temperature che si abbatterono sull’Inghilterra durante i primi giorni di dicembre spinsero i cittadini ad aumentare il consumo di carbone per riscaldare le proprie abitazioni. Il carbone non destinato all’esportazione e consumato nelle abitazioni londinesi era un prodotto di bassa qualità, ricco di zolfo. La crescita esponenziale dei fumi emessi attraverso l’uso del carbone, sia dai camini domestici che dalle ciminiere industriali, si scontrò con una situazione meteorologica che aggravò la situazione. Infatti, tra il 3 e il 4 dicembre 1952, l’anticiclone delle Azzorre spostò la propria zona di influenza sull’Atlantico settentrionale, provocando un’inversione termica su Londra. Quello che si venne a creare, dunque, fu la produzione di uno strato denso di aria fredda bloccato da un altro strato d’aria calda superiore. In questo modo, non fu possibile alcun tipo di ventilazione e, nel momento in cui l’aria umida entrò in contatto con il terreno, prese il via un processo di condensazione. Il cielo sopra Londra rimase grigio scuro per quattro lunghi giorni. Il Grande Smog verrà da allora ricordato come un tragico momento della storia della capitale inglese e come un monito contro l’eccesso di produzione di fumi tossici nelle città.

Scomparso oggi:

2013 (10 anni fa): muore, a Johannesburg (Sudafrica), Nelson Rolihlahla Mandela politico e attivista, presidente del Sudafrica dal 1994 al 1999. Nato, a a Mvezo (Sudafrica), il 18 luglio 1918 è stato Simbolo del Sud Africa, ha speso un’intera vita per la lotta contro l’apartheid, ed alla conquista della libertà per il suo popolo. Dopo aver seguito gli studi nelle scuole sudafricane per studenti neri conseguendo la laurea in giurisprudenza, nel 1944 entra nella politica attiva diventando membro dell’ANC (African National Congress), guidando per anni campagne pacifiche contro il cosiddetto “Apartheid”, ossia quel regime politico che favorisce la segregazione dei negri rispetto ai bianchi. Del 1960 è l’episodio che segnerà per sempre la vita del leader nero. Il regime di Pretoria elimina volontariamente e con una proditoria operazione 69 militanti dell’ANC. In seguito, mette al bando e fuorilegge l’intera associazione. Mandela, fortunatamente, sopravvive alla strage e riesce a fuggire. Raccolti gli altri esponenti rimasti in vita, dà vita ad una frangia militarista, decisa a rovesciare il regime e a difendere i propri diritti con le armi. Viene arrestato nel 1963 e dopo un procedimento durato nove mesi è condannato all’ergastolo. Passano più di vent’anni e, malgrado sia costretto alla segregazione carceraria, lontano dagli occhi di tutti e dalle luci dell’opinione pubblica, la sua immagine e la sua statura crescono sempre di più nell’opinione pubblica e per gli osservatori internazionali. Nel 1990 su pressioni internazionali e in seguito al mancato appoggio degli Stati Uniti al regime segregazionista, Nelson Mandela viene liberato. Nel 1991 è eletto presidente dell’Anc, movimento africano per la lotta all’apartheid. Nel 1993 è insignito del premio Nobel per la pace, mentre l’anno dopo, viene eletto Presidente della Repubblica del Sudafrica e capo del governo. Resterà in carica fino al 1998. Il 23 luglio del 2004, la città di Johannesburg gli ha conferito la più alta onorificenza cittadina, il “Freedom of the City”, una sorta di consegna delle chiavi della città.

 

 

 

 

 

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