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sabato, Maggio 11, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi che hanno segnato la data del 10 Febbraio.

Accadde che:

1986 (38 anni fa): incomincia il Maxiprocesso di Palermo ideato da Rocco Chinnici, con oltre 400 imputati. Sarà un evento mediatico giudiziario senza precedenti, durerà 639 giorni; si terranno 349 udienze, duranti le quali verranno sentiti 919 testimoni e 28 pentiti; più di 300 emittenti televisive di tutto il mondo ne trasmetteranno le immagini. Presenti nella grande aula verde ben 212 avvocati difensori, dei quali 32 di parte civile. Il tutto dentro un’avveniristica aula bunker costata 30 miliardi di lire e costruita in sei mesi a fianco del vecchio carcere dell’Ucciardone di Palermo, sorvegliata da centinaia di militari, protetta dalle autoblindo e dagli elicotteri, con più di altri duemila componenti delle forze dell’ordine preposti al controllo della città. Un intero complesso residenziale viene sequestrato dal prefetto per ospitare i pentiti e le loro scorte. Il 16 dicembre 1987 il presidente della Corte d’Assise del maxiprocesso, il giudice Giordano con a latere Pietro Grasso, leggerà la sentenza: Michele Greco, Salvatore Riina, Bernardo Provenzano e altri 16 tra bossi e killer saranno condannati all’ergastolo; altri 327 imputati subiranno pene severe. Il maxiprocesso si rivelerà anche la grande causa persa per gli avvocati penalisti palermitani, molti dei quali sicuri che, alla fine tutto, si arenerà nei fondali sabbiosi dei termini della carcerazione preventiva. La sentenza della Cassazione verrà pubblicata il 30 gennaio 1992. La mafia non tarderà ad eseguire la sua risposta: la sentenza di morte contro Falcone, il 23 maggio successivo.

2005 (19 anni fa): si commemora per la prima volta il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Istituito con la legge numero 92 del 30 marzo 2004, concede anche un riconoscimento ai congiunti degli infoibati. Alla legge si è arrivati con un consenso esteso delle forze politiche. La scelta della data non è stata casuale, infatti proprio il 10 febbraio 1947 furono firmati i trattati di Pace a Parigi con il quale si assegnavano l’Istria, Quarnaro, Zara e parte del territorio del Friuli-Venezia Giulia alla Jugoslavia. I territori in questione erano stati assegnati all’Italia con il Patto di Londra, mentre la Dalmazia venne annessa a seguito dell’invasione nazista in Jugoslavia. Nel testo di legge si leggono le motivazioni: “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero”.

Scomparsa oggi:

1987 (37 anni fa): muore, a Milano, Angela Giussani fumettista, ed editrice. Nata, a Milano, il 10 giugno 1922 è l’ideatrice di Diabolik, il celebre personaggio dei fumetti. Dopo avere fatto per un certo periodo la modella, sposa nel 1946 l’editore Gino Sansoni e lavora nella casa editrice del marito, occupandosi di una collana che pubblica libri per ragazzi. Si licenzia, poi, dalla casa editrice per potersi dedicare a progetti propri. E Fonda l’Astorina con i soldi della sua liquidazione. Dopo il fallimento del primo tentativo, la pubblicazione di un fumetto con le avventure di un pugile, Big Ben Bolt, durato solo due anni, ci riprova con un nuovo personaggio nato dalla lettura di un romanzo di Fantômas ritrovato casualmente su un treno. È il 1° novembre 1962, quando esce il primo numero di Diabolik, dal titolo Il Re del Terrore: la trama è scritta dalla stessa Angela.  In seguito, sarà aiutata dalla sorella. Due geniali creative che non inventarono solo il personaggio, ormai entrato nell’immaginario collettivo degli italiani, ma anche un modo tutto loro di fare fumetto, di pensarlo, di scriverlo, di gestirlo, di viverlo.

 

 

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