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venerdì, Maggio 3, 2024
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Terrana, avvinto come l’Edera

In questo articolo viene ricordato Emanuele Terrana, politico, nato ad Ardore, nel 1923.

Bruno Gemelli

L’abstract del saggio del 2019, edito da Meligrana di Tropea, di Pino Vita, già segretario regionale del Pri, racconta l’arrivo degli alleati sulla costa tirrenica calabrese: «La decisione di Churchill di sbarcare, dopo la Sicilia, anche in Calabria per risalire la Penisola; la difesa costiera degli italiani; l’armistizio dell’8 settembre 1943 e lo sbarco minore a Porto Santa Venere (Vibo Marina); gli scontri con i tedeschi in ritirata; i primi interventi dell’AMG per sostituire i podestà nei comuni; il “Regno del Sud” o “L’Italia del Re”; il governo Badoglio; la crisi alimentare; il tesseramento del pane; la farina americana e il mercato nero sono alcuni dei temi proposti nel testo sulla base di una documentazione ampia e precisa. Il libro riporta anche gli interventi angloamericani sul Comune di Tropea, con la nomina del marchese Giuseppe Toraldo, in qualità di vice presidente del Comitato Unitario Antifascista, presieduto dal dottor Mottola; sul Comune di Vibo Valentia, dove fu insediato, al posto del Podestà Gaetano Di Tocco, l’avvocato Carlo Felice Crispo; su Drapia, dove il Fronte Unico Antifascista (guidato da Giuseppe Saccomanno, Domenico Ruffa e Francesco Vita) pubblicò un manifesto per chiedere un cambiamento al vertice del Comune; su Briatico dove, invece, rimase in carica con la nuova denominazione di Sindaco l’ex Podestà, il barone Francesco Satriano; su Spilinga, dove il Prefetto sostituì con Michele Pugliese il Podestà Michele De Vita; e su Ricadi, dove era rimasto in carica l’ex podestà, rag. Vincenzo Scrugli, con la nuova denominazione di Sindaco».

In genere, quando si parla di repubblicani calabresi, si fa riferimento all’onorevole Franco Nucara (3/4/1940 – 12/5/2022), architetto di Reggio Calabria che fu segretario nazionale dal 2001 al 2017. Pochi ricordano che un altro calabrese fu al vertice del Pri nazionale. L’ingegner Emanuele Terrana che nacque ad Ardore il 12 febbraio 1923 e morì a  Roma il 1º settembre 1979.

Terrana stette sempre nel centrosinistra, mentre Nucara scivolò nel centrodestra. Egli è stato un tecnico di valore prestato alla politica. Titolare negli Istituti Tecnici, fu assistente straordinario presso la facoltà di ingegneria di Roma. Già responsabile nazionale del movimento universitario repubblicano e successivamente, segretario nazionale della Federazione giovanile repubblicana. Membro della direzione nazionale del Pri dal 1954 e segretario organizzativo dal 1956.

Dall’archivio dell’Icsaic si ricava questo brano: «Figlio di Rosario, civil servant, dopo gli studi di base frequentò il liceo classico “Tasso” di Roma dove conseguì la maturità. Si laureò in ingegneria elettronica all’Università di Roma. Professore negli istituti tecnici e assistente universitario straordinario, svolse fin da giovane attività professionale e di studio, soprattutto nel campo della geodesia, della topografia, delle comunicazioni elettroniche e dei controlli statici delle grandi opere di ingegneria, ed ebbe delicati ed importanti incarichi. Per alcuni anni fu anche segretario generale della Società italiana di fotogrammetria. «Aveva alle spalle – disse di lui l’on. Nilde Jotti commemorandolo nella seduta della Camera dei Deputati del 10 ottobre 1979 – una preparazione tecnico-scientifica di alto livello, con grandi prospettive di successo e di affermazione professionale. Ma prevalse la passione per la politica, per le grandi questioni della vita del paese, del suo progresso e del suo pieno inserimento culturale e tecnologico nel mondo moderno. Di qui a dedizione completa alla battaglia politica nelle file del partito repubblicano, cui si iscrisse fin dal 1945».

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