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giovedì, Maggio 2, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 6 Marzo.

Accadde che:

1853 (171 anni fa): per la prima volta va in scena, alla Fenice di Venezia, “La Traviata”, opera scritta da Giuseppe Verdi. Fu un fiasco colossale, come lo stesso maestro ebbe a definirlo, colpa dell’argomento scabroso trattato dall’opera che il librettista Francesco Maria Piave aveva ricavato dal romanzo del giovane Alessandro Dumas “La signora delle camelie”, ma forse anche a causa degli interpreti, che non seppero rendere il dramma di un amore contrastato dalle convenzioni e dai pregiudizi. In ogni caso, il maestro, benché amareggiato non si arrese e l’anno seguente sempre a Venezia salì sul podio del Teatro San Benedetto e diresse personalmente una stupenda Violetta, con la voce della insuperabile Maria Spezia Aldighieri, la più grande interprete verdiana. Fu un successo travolgente che toccò il suo massimo con la rappresentazione della prima della “Traviata”, al San Carlo di Napoli, il 28 gennaio 1855. Il vero significato de La traviata, risiede nella consapevolezza e nella sua capacità di dare amore; l’amore di Violetta sta proprio nel suo realizzarsi in questo puro e sublimato sentimento, passato attraverso la passione e la rinuncia.

1975 (49 anni fa): il Parlamento italiano approva la legge che abbassa da 21 a 18 anni la soglia per la maggiore età. Aldo Moro, Luigi Gui, Oronzo Reale e Giovanni Leone sono gli artefici del provvedimento che, entrando in vigore quattro giorni più tardi, trasforma d’improvviso milioni di giovani in adulti. La rivoluzione ha, soprattutto, un peso decisivo dal punto di vista elettorale. I diciottenni votano per la prima volta alle politiche del 1976, quando vi era la possibilità che il Partito Comunista riuscisse a superare nelle urne la Democrazia cristiana, un sorpasso però non arrivò. Ma le acquisizioni dei 18enni non si limitano al diritto di voto. Da quel giorno, la nuova soglia della maggiore età vale anche per conseguire la patente di guida, sposarsi, iniziare a lavorare pur non avendo finito la scuola dell’obbligo, siglare contratti e guardare film vietati. Non in tutto il mondo si diventa maggiorenni a 18 anni: in Iran, ad esempio, la soglia per le donne è fissata a 9 anni e per gli uomini a 15 anni. Nel Regno Unito la maggiore età arriva invece a 16 anni, così come a Cuba o in Pakistan (per le donne), mentre servono 20 anni in Nuova Zelanda e 21 negli Stati Uniti.

Nato oggi:

1475 (549 anni fa): nasce, a a Caprese Michelangelo (Arezzo), Michelangelo Buonarroti scultore, pittore, architetto e poeta, protagonista del Rinascimento italiano. Già in vita fu riconosciuto dai suoi contemporanei come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Nel settembre del 1537, Pietro Aretino, uno dei maggiori letterati del suo tempo, diceva che “Il mondo ha molti re, ed un solo Michelangelo”. Possiamo considerare irripetibile l’esperienza di Michelangelo: forse il più grande scultore di tutti i tempi, con la sua arte ha segnato uno spartiacque fondamentale, tanti artisti dopo di lui avrebbero cercato di imitarlo senza neanche avvicinarsi ai suoi risultati. Ebbe una vita anche insolitamente molto lunga per il suo tempo, dato che visse ottantanove anni: una vita estremamente intensa, passata attraverso stagioni ed esperienze diverse. Dalla Firenze dei Medici a quella di Savonarola, dalla difesa della Repubblica Fiorentina alla Roma dei papi. E poi, la rivalità con Raffaello e con Leonardo da Vinci, gli scontri con i suoi committenti, il suo carattere solitario, burrascoso e irascibile, ma che sapeva giungere anche a incredibili vette di sensibilità, di cui Michelangelo ci ha dato prova con le sue delicatissime “Rime”. il suo nome è legato ad alcune delle più maestose opere dell’arte occidentale, fra cui si annoverano il David, il Mosè, la Pietà del Vaticano, la Cupola di San Pietro e il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina, tutti considerati traguardi eccezionali dell’ingegno creativo. Muore, a Roma, il 18 febbraio 1564. L’artista si è spento a 89 anni e, nonostante la sua debolezza e fragilità, ha continuato a lavorare. Durante i suoi ultimi giorni di vita, lavorò alla scultura Pietà Rondanini che descrive Cristo tra le braccia della Vergine Maria. Inoltre, continuò a inviare progetti per il lavoro in corso presso la Basilica di San Pietro e morì prima di vedere la Cupola di San Pietro conclusa.

 

 

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