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giovedì, Marzo 28, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 19 Giugno.

Accadde che:

1946 (75 anni fa): il tricolore diventa bandiera nazionale della Repubblica italiana, confermata, in seguito, dall’Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947 e inserita all’articolo 12 della nostra Carta Costituzionale. È una bandiera composta da tre colori: verde, bianco e rosso, colori nazionali dell’Italia, a tre bande verticali di eguali dimensioni. La bandiera italiana nasce come bandiera militare: fu proposta nel 1796 per distinguere il contingente italiano all’interno dell’esercito di Napoleone, nelle repubbliche Cispadana e Cisalpina. Il 7 gennaio del 1797 il Tricolore fu adottato, a Reggio Emilia, come bandiera della Repubblica cispadana: il blu della bandiera francese era sostituito dal verde, colore delle uniformi della Guardia civica milanese, quindi simbolo dei volontari che combattevano per l’Italia. Con la sconfitta di Napoleone, nel 1814, il Tricolore fu abolito, tuttavia restò nella memoria degli italiani e più volte fu innalzato contro gli austriaci. Nel 1848 fu adottato nel regno di Sardegna dai Savoia, che vi inserirono il loro scudo (una croce bianca in campo rosso): con l’unità d’Italia nel 1861 diventò la bandiera del Regno d’Italia. In seguito, alla proclamazione della Repubblica, lo scudo dei Savoia fu eliminato.

2014 (7 anni fa): Filippo di Borbone diventa re di Spagna, dopo l’abdicazione di Juan Carlos I. Le sue prime parole da re sono state: “Inizio il mio regno con una profonda emozione per l’onore che presuppone ricevere la corona. Giuro di assolvere fedelmente alle mie funzioni, di rispettare e far rispettare la Costituzione e le leggi, di rispettare i diritti dei cittadini e delle regioni autonome. La mia fedeltà alla Costituzione è un valore irrinunciabile, saprò onorare il mio giuramento”. Tra i suoi primi compiti sono stati quelli di ringiovanire la monarchia, sostenere un paese duramente colpito dalla crisi economica e preservare l’unità nazionale a fronte dalle spinte separatiste basche e catalane.
Il padre, Juan Carlos, era salito al trono nel 1975, come voluto da Francisco Franco, il dittatore che reggeva la monarchia dalla fine della Guerra civile spagnola, terminata nel 1939. Felipe è  nato a Madrid nel 1968, la sua nascita, dopo quelle delle sorelle Elena e Cristina, assicurò la successione maschile al trono di Spagna. Da principe ha compiuto, a partire dal 1995, varie visite ufficiali nelle Comunità autonome spagnole, al fine di ottenere una profonda conoscenza della Spagna e un contatto diretto con gli spagnoli. Ha mostrato particolare interesse per le questioni relative all’Unione europea, al Medio Oriente, al Nordafrica e all’America Latina. Nel novembre 2003 ha annunciato il suo fidanzamento con la giornalista asturiana Letizia Ortiz, la coppia si è sposata il 22 maggio 2004 nella Cattedrale dell’Almudena di Madrid. Ecco alcune curiosità sul re di Spagna: Il suo nome completo è Felipe Juan Pablo Alfonso de Todos los Santos de Borbón y Grecia, i genitori avrebbero voluto chiamarlo semplicemente Fernando, ma sarebbe stato il dittatore Francisco Franco a imporre la serie di nomi, che effettivamente gli fu data durante il battesimo. È il primo re di Spagna ad avere conseguito un titolo universitario, laureandosi in Giurisprudenza. Ai Giochi Olimpici di Barcellona 1992 è stato membro della squadra di vela olimpica, classificandosi in sesta posizione. Sua altezza, nel vero senso della parola: con il suo metro e 97 centimetri, nel 2011 è entrato nel Guinness dei primati come il principe più alto del mondo!

Scomparso oggi:

2020 (1 anno fa): muore a Los Angeles (California), all’età di 55 anni, dopo una lunga malattia, Carlos Ruiz Zafòn scrittore spagnolo. Nato a Barcellona il 25 settembre 1964 è stato uno degli autori spagnoli più letti al mondo. Il suo romanzo “L’ombra del vento” è stato il primo best seller spagnolo, della sua generazione, ad avere un successo commerciale mondiale. Zafón può essere considerato tra gli artefici di un intero sottogenere, quello dei romanzi incentrati sul potere quasi magico della letteratura e dei libri, che ha visto numerosissimi epigoni cercare negli ultimi due decenni di replicare la notorietà dei suoi romanzi. Nel primo tomo della quadrilogia, già lo scrittore metteva in scena gli ingredienti che avrebbero reso così popolare la sua scrittura: utilizzando l’espediente narrativo del libro ritrovato, la trama mescolava fantasy, realismo, ed elementi gialli, con i personaggi che sembrano avvicinarsi al lettore e catturare a poco a poco la sua simpatia. Altre sue opere sono: “Le luci di settembre “ e “Il labirinto degli spiriti”. Tra le sue frasi più celebri, è quella tratta dal romanzo “L’ombra del vento”: “Ogni libro, ogni volume possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza”.

 

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