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sabato, Luglio 27, 2024
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La catena delle opportunità: intervista alla Bailli del Bailliage Amphisya Calabria

Incontriamo Antonella Sotira Frangipane, avvocato roccellese che da anni vive a Roma ma che è sempre rimasta attaccata alle sue radici calabresi, che da anni si occupa di diritto alimentare ed è stata nominata Bailli della Calabria per l’Antica Confraternita Mondiale Chaine des Rotisseurs.

 Cosa significa essere Bailli?

Il Bailiato è un antico termine, tipico delle confraternite, per indicare la reggenza di un territorio. Ho avuto l’onore di essere designata a Bailli per la Calabria, con mandato a scegliere i soci e non solo i professionnel del settore enogastronomico all’altezza del compito di “rappresentare e portare nel mondo la Calabria ma soprattutto di portare il Mondo in Calabria”.

Come si diventa Bailli?

Come tutte le cariche onorifiche, viene conferita da un consesso di pari gradi per meriti di natura etica, professionale e nobiliare. Sono avvocato penalista, esperto di diritto alimentare, dal 2000 ho costituito l’Associazione fra avvocati e magistrati “IUSgustando: Simposi Giuridici” per la tutela dei Valori di Legalità, Giustizia, Solidarietà Sociale e della sana ed etica alimentazione. Di diritto e con diritto, prima sono stata nominata Vice Chargè de Mission-Consoeur per la tutela alimentare e poi promossa a Bailli, scegliendo di reggere la Calabria, piuttosto che uno dei tanti circoli del Lazio, dove attualmente vivo.

Ci racconti le origini ed il senso attuale della Chaine.                

La Chaine des Rotisseurs, ossia la catena degli arrostitori, i cuochi, esperti di spiedo e cacciagione è una delle più antiche confraternite cavalleresche. Istituita nel 1248 da Luigi IX, il Re Santo, che partendo per le Crociate, volle fidelizzare i suoi cuochi e nominarli cavalieri del regno per assicurarsi l’incolumità, evitando non solo il rischio di essere avvelenato dai nemici ma avendo garanzia di essere ben nutrito e ben deliziato, nonostante la guerra. Luigi IX anticipa il brand dei nostri tempi: il cibo nutre il corpo ma se servito con bellezza ed eleganza e se condiviso con amici fedeli, nutre anche il nostro spirito. Nel 1950, due giornalisti gourmand ricostituirono la Confreriè ottenendo il placet della monarchia monegasca. Oggi la sede della Chaine è a Parigi. L’attuale Bailli Deleguè Mondiale è l’avvocato ed armatore Yam Atallah. La Chaine è presente in 80 Paesi del Mondo ed ogni Paese ha i suoi bailliage territoriali. Dal 2022 l’Italia ha un giovanissimo e brillante Bailli Deleguè, l’imprenditore Enrico Spalazzi.

La Chaine è quindi un club service?

Certo, amo dire che si tratta di un club a cinque stelle, perché non solo vi è una attenta selezione dei soci, ma il giuramento ai valori dell’amicizia e della buona tavola, comporta l’obbligo di radunarsi in location di lusso, degustare solo prodotti eccellenti, rispettare ed accogliere con amicizia fraterna i soci. Una vera e propria rete professionale fondata non sulla vana logica del business ma sul valore della relazione umana.

Avere origini nobili è uno dei presupposti per diventare socio chaine?

Trattandosi di una Confreriè fondata da un Re, che anche oggi nello stemma conserva le insegne araldiche del fleurs-de-lis, il giglio borbonico, emblema della regalità, indubbiamente, il retaggio nobiliare ha il suo peso. Persino la cerimonia di intronizzazione è ancora oggi una vera e propria investitura cavalleresca. Non posso dire che il mio titolo di contessa, acquisito con il matrimonio con il Conte Raffaele Frangipane De Salazar, abbia aperto una corsia preferenziale. E’ in nel contesto della nobiltà italiana che si è palesata la mia candidatura a Bailli. Ma la  vera nobiltà del mio impegno sociale sta nella natura benefica dei progetti di sostegno economico e do promozione di giovani perseguiti dalla Chaine.

In che consiste la Cerimonia di Intronizzazione?

Ogni socio che entra a far parte della Chaine, oltre al pagamento di una quota sociale annua, deve essere intronizzato durante uno Chapitre Internazionale, ossia durante una convention a cui partecipa il Bailli Deleguè d’Italie ed un Consigliere Magistrale del Bailli Deleguè Mondiale. Il nuovo socio riceve l’investitura cavalleresca con tanto di spada, giuramento e consegna del collare/ruban che esprime il grado. Se il socio è un professionnel del settore enogastronomico il suo ruban è giallo e arancio, di colore diverso da un semplice chevalier o da una dama o da chi ha incarichi direttivi. I ruban dei Bailli territoriali, come me, sono verdi, mentre i Bailli a capo di uno Stato hanno ruban rossi. Ogni Bailliage conia una sua pins con le insegne araldiche della Chaine e con i colori o i simboli del proprio territorio.

E la pins di Amphisya com’è?

Per Amphisya abbiamo riprodotto la colonna jonica che è nello stemma della Regione Calabria: tra il capitello e la colonna è inserito, il topos Roccella Jonica, in modo che ogni socio nel mondo, possa associare all’antico nome Amphisya, le origini greche della civiltà calabrese e la localizzaione Jonio/Mediterraneo. Devo dire che tale scelta è stata condivisa ed ispirata dal mio primo Socio Onorario e Sostenitore, il Senatore Sisinio Zito, che, con la sua nota lungimiranza, ha percepito il prestigio mondiale della Chaine e le infinite possibilità di sviluppo economico turistico e culturale. Fra i soci c’è la consuetudine di scambiarsi le pins e collezionarle esibendole sul proprio ruban in modo da testimoniare gli incontri, gli scambi, le amicizie instaurate durante i vari convivi. Vi sono pins davvero straordinarie e bellissime: quella di cui vado più fiera è del Bailliage di Miami, di dimensioni enormi. Durante lo Chapitre di Roma del 2018, tutti corteggiavano la Bailli di Miami per avere la sua pins ed io ho avuto la meglio sui molti pretendenti solo perché sulla mia pins c’era scritto Calabria: la bisnonna della socia  era cosentina.

Quindi se ho ben capito lei rappresenta nel mondo la Calabria”?

Non userei la parola “rappresentante”, direi piuttosto che ho il compito, di presentare al mondo la mia Terra ed i suoi Uomini, non solo i suoi prodotti enogastronomici, e di far entrare la mia Terra in un circuito virtuoso di bellezza, eccellenza, amicizia. Senza contare che anche a me toccherà l’onore e la fatica di ospitare ed organizzare uno Chapitre Internazionale in Calabria. Mi sono candidata per l’anno 2024 anche in virtù della mia adesione al progetto della candidatura della Locride a capitale italiana della cultura per l’anno 2025.

Quali sono le opportunità, i benefit di e per un socio Chaine- Amphisya?

Amo dire che la tessera Chaine è come un pass partou o un biglietto aereo per ogni destinazione. La Chaine non è un’associazione di settore ma è un circuito virtuoso: per chi è un gourmand, un Uomo di Valore, la Chaine è uno spazio per creare una rete di nuove amicizie. Per chi è un professionnel del settore enogastronomico è un volano di opportunità anche lavorative. Poi c’è l’aspetto promozionale e pubblicitario con indicizzazione di ogni professionnel e di ogni ristorante che ottiene la targa di eccellenza sul sito nazionale ed internazionale. Così come ogni evento viene pubblicizzato sul sito nazionale e sulla rivista mensile della Chaine Italia. Attenzione che il concetto di territorio del bailliage va oltre i confini della regione o della provincia: pochi chilometri di distanza segnano differenze e tipicità che vengono valorizzate e pertanto in una Terra lunga e stretta come la nostra possono costituirsi e me lo auguro più bailliage.

Quali sono i soci Amphisya ed i prossimi progetti del Bailliage?

La maggior parte dei miei soci sono avvocati ma non tutti di origine calabrese o residenti in Calabria. Ho appositamente scelto soci di altri territori per creare un confronto e una rete proficua. Indico con orgoglio solo i soci professionnel: Margherita Amarelli, ossia Lady Liquirizia in persona, gli chef stellati Ceraudo e Sculli, lo chef Rocco Agostino ed il manager  Salvatore Agostino per La Cascina, i ristoratori Immacolata Giorgini, Franca ed Ivano Daffinà del Simposio di Roma e del Filippo’s di Vibo Valentia, Agostina Toraldo Romano di Tropea, Chiara Cuomo dello storico Vero Alfredo di Roma i professionnel du vine delle cantine Mirabelli di Cosenza, Tenuta Silvio Nardi con il loro Brunello di  Montalcino, Patrizi Montoro di Narni, Maria Grazia Ansaldi manager di Uve Resort nelle Langhe a La Morra, Francesco Fazio manager del Resort La Bruca a Scalea, Concetta Tassone di  AT Group Italia, per la promozione di eccellenze gastronomiche. I progetti avviati sono molti. Per la promozione delle maestrie artigianali e la tutela delle Mastre Filandare Calabresi, nel 2014 abbiamo ideato il “Premio Una Tavola Regale”. Per ogni nostro convivio abbiamo infatti previsto, nel regolamento, che le tavole siano arredate con i corredi di famiglia. Nel 2016 abbiamo realizzato il libro “La Calabria a Tavola in Cento Parole” edito da Perrone, una raccolta di ricette per ogni etnia insediata nella nostra terra e di racconti che è diventato il fulcro di una collana regionale italiana, che verrà ristampato all’inizio del 2023 con aggiornamenti. Nel 2019 il Bailliage è stato promotore di un progetto finanziato dall’Europa per le colture e la tutela dei Grani Antichi del Mediterraneo in sinergia con l’Ass.ne Pro.do.Med, donne del Mediterraneo, l’Istituto di Epigenetica di Roma e Boston, i Bialliage Chaine di Malta e Norvegia i Comuni di Ragusa e di due cittadine della Romania e del Portogallo.

Addirittura, un Progetto Europeo. Le hanno mai proposto di scendere in politica?

Beh, sono sempre stata una donna impegnata socialmente e questo significa che già faccio politica, pur non avendo mai accettato di candidarmi. Non le nascondo che sin dai tempi dell’università, le proposte sono state e sono tantissime. Non ho bisogno di candidarmi per onorare il mio senso civico. Ogni attività al servizio della polis e dei cittadini e della cultura, è attività politica, figuriamoci quella al servizio del diritto. Come Presidente Iusgustando, ho ideato, nel 2010 il Premio Letterario Giuridico Itinerante “Il Ponte della Legalità” per creare e portare a Roccella Jonica lo stesso prestigio del Premio Bancarella. Da anni sono tra i consulenti della commissione parlamentare sulla sana alimentazione del Ministero della Sanità per l’agenda 2030 e del Tavolo Tecnico per il PNRR del Ministero dell’Economia. Le lobby europee stanno tentando di privilegiare i grani teneri al grano duro/ antico, con un evidente pregiudizio delle tradizioni e della economia italiana. La pasta di grano tenero è una vera aberrazione, contro cui dobbiamo lottare. Sono e sarò sempre onorata e lieta di mettermi al servizio della Calabria. I Calabresi sono come me, gente dura e diffidente, ma è da loro che ho appreso l’arte della testimonianza concreta e della direzionalità. Difatti, senza timore di sembrare presuntuosa, i fatti ed i risultati conseguiti mi precedono e vanno oltre ogni millanteria.

Qual è il vento che la guida e come fa a conciliare tanti impegni con la professione e quella di madre?

Il mio segreto è essere donna. Tutte le donne sono multitasking ed infaticabili. Io poi soffro anche di insonnia. Quanto alla mia forza d’animo, è il vento della mia famiglia a spingermi. Ho conosciuto tantissime persone di ogni ceto sociale, ho studiato e studio tantissimo e non solo diritto. Ho viaggiato molto e ho persino lavorato in Terra Santa, ma la mia Legge, intesa come binario esistenziale è fatta da poche, dure e sobrie regole dettate da mio nonno Ciccio, un uomo mite, romantico, ironico e divertente che mi ha insegnato la bellezza della semplicità e da mio padre Totò, un uomo severo, formale e “cerimoniusu” molto generoso e carismatico. Un guerriero indomabile, che mi ha donato il mio miglior pass partou, l’unico che mi ha aperto ogni porta, più di ogni laurea e di ogni titolo nobiliare: la buona educazione. Dal 12 settembre 2018 il mio vento ha un nome diverso e spira da molto lontano, ma questa è un’altra storia su cui costruire ponti d’oro ai nemici ed ai disfattisti indolenti.

Anna La Rosa

 

 

 

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