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sabato, Luglio 27, 2024
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Lamezia: ragazza morta in ospedale. Anestesista a processo per omicidio

La 21enne perse la vita nel giugno 2020 durante un intervento di rinoplastica, nella clinica Città del Sole di Formia. Lo specialista dovrà rispondere dell’accusa di omicidio colposo.

Il sostituto procuratore del tribunale di Cassino, dottor Alfredo Mattei, a conclusioni delle indagini preliminari, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’anestesista intervenuto durante l’operazione di rinoplastica di Mariachiara Mete, la ragazza di 21 anni di Lamezia Terme morta dopo l’intervento eseguito il 17 giugno dell’anno scorso presso la clinica “La Casa del sole” di Formia. Lo specialista, di 62 anni, dovrà comparire davanti al giudice, per la prima udienza il 25 maggio 2022.

Secondo l’accusa, l’anestesista dovrà rispondere dell’accusa di omicidio colposo «per aver cagionato per colpa la morte della   21enne, in particolare perché, nella qualità di anestesista che ha prestato la propria attività professionale durante l’intervento di rinoplastica estetica cui la predetta veniva sottoposta, non si atteneva alle linee guida prescritte per la rianimazione».

La storia

 Mariachiara, era una ragazza di 21 anni di Lamezia Terme, aveva ricevuto come regalo di compleanno dai suoi familiari quello di potersi finalmente sottoporre ad un intervento di rinoplastica, infatti non sopportava più quella gobbetta sul naso. Così, a giugno dell’anno scorso, era partita per Formia. Era contenta e per niente timorosa. Non poteva immaginare che sarebbe ritornata a casa dentro una bara. Durante l’operazione, qualcosa è andato storto, ed il suo cuore si è fermato. La 21enne è entrata in arresto cardiaco, subito dopo la rinoplastica, ed è morta dopo una settimana di coma nell’ospedale di Latina, dove era stata trasferita. 

La famiglia

La famiglia della giovane ha così commentato: “Fin da quel tragico giorno siamo convinti che qualcosa non sia stato fatto correttamente, chiediamo soltanto di poter sapere la verità. Se qualcuno ha sbagliato, è doveroso che venga fatta giustizia, anche se Mariachiara, purtroppo, nessuno mai ce la riporterà”.

I familiari della vittima hanno, inoltre, presentato opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura per un altro dei sanitari coinvolti, istanza che verrà discussa in camera di consiglio il prossimo 22 febbraio e hanno deciso di intraprendere direttamente anche una autonoma azione civile, con la prima udienza del processo già fissata per il prossimo gennaio.

 

 

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