La Corte d’Appello di Salerno ha ribadito quanto emesso nella sentenza di primo grado scagionando Vincenzo Luberto, ex procuratore aggiunto di Catanzaro, e Ferdinando Aiello, ex parlamentare del PD, perché il fatto non sussiste.
I due erano stati accusati di violazione di segreti d’ufficio, omissione di atti d’ufficio, favoreggiamento e corruzione, tutte ipotesi di reato trovate infondate sia dal primo grado che dall’appello.