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giovedì, Ottobre 10, 2024
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Metrocity: concluso l’incontro sul dimensionamento scolastico

Si è concluso il confronto fra la Città metropolitana di Reggio Calabria, i sindaci del territorio e i dirigenti scolastici degli istituti delle quattro aree omogenee, sull’organizzazione della nuova rete scolastica, da costruire in base alle linee guida fornite dalla Regione sul dimensionamento per gli anni 2024/2025. Si tratta di un’attività di ascolto avviata da Palazzo Alvaro per determinare, con un approccio costruttivo e più attento alle esigenze del territorio, le diverse necessità dei Comuni in relazione, ad esempio, ai trasporti, spopolamento, povertà educative, minoranze linguistiche, Comuni montani, Comuni isolati. Anche gli ultimi due incontri di Conferenza d’ambito per tutti i Comuni reggini sono stati presieduti dal sindaco facente funzioni della Città metropolitana, Carmelo Versace, d’intesa con il consigliere metropolitano delegato all’Istruzione, Rudy Lizzi, con il supporto tecnico del settore Istruzione, guidato dalla dirigente Maria Teresa Scolaro. I distretti scolastici, riconducibili agli Slei auditi nel corso delle ultime due riunioni hanno fatto capo ai Comuni di: Reggio Calabria, Villa San Giovanni: Bagnara Calabra, Calanna, Campo Calabro, Fiumara, Laganadi, San Procopio, San Roberto, Sant’Alessio in Aspromonte, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Santo Stefano in Aspromonte, Scilla, Sinopoli, Villa San Giovanni. Nel pomeriggio sono stati convocati gli altri distretti scolastici, relativi ai Comuni di: Agnana Calabra, Antonimina, Canolo, Ciminà, Gerace, Gioiosa lonica, Grotteria, Locri, Mammola, Marina Di Gioiosa Ionica, Martone, Portigliola, San Giovanni Di Gerace, Sant’llario dello lonio, Siderno. Bagaladi, Bova, Bova Marina, Cardeto, Condofuri, Melito di Porto Salvo, Montebello Jonico, Motta San Giovanni, Palizzi, Roccaforte Del Greco, Roghudi, San Lorenzo. Le attuali autonomie scolastiche presenti nell’area metropolitana di Reggio Calabria sono 92 e dovranno, secondo le linee guida della Regione Calabria, arrivare a 75, con una riduzione complessiva di 17 istituti scolastici. Il criterio adottato da Palazzo Alvaro, anche recependo le indicazioni delle linee guida regionali, è quello compensativo, tutelando principalmente le aree del territorio con maggiori difficoltà, considerando l’Istruzione un settore altamente prioritario. Versace ha così dichiarato: “Il metodo che ci siamo sempre posti è quello della condivisione e dell’ascolto. Noi non pensiamo assolutamente di dover sacrificare nessuno perché, quando si parla di temi come la scuola, non ci possiamo permetterci di prendere alcun tipo di decisione che possa minimamente avvicinarsi ad un colore politico, ecco perché abbiamo inaugurato questo ciclo di incontri che sarà propedeutico ad una successiva Conferenza metropolitana con tutti i sindaci. In quella occasione proveremo ancora a fare una sintesi delle decisioni che assumeremo e poi successivamente proveremo a confrontarci con la Regione Calabria prima di andare al voto definitivo in Consiglio metropolitano. Tutti i territori dovranno avere quella giusta rappresentatività, la giusta dignità e garantire le giuste aspettative che ogni genitore vorrebbe per dare un futuro migliore ai propri figli”.

Rudy Lizzi ha poi evidenziato: “Lo scopo di queste riunioni è quello di ascoltare le esigenze che provengono dai territori, che meglio possono indicare le ragioni degli eventuali accorpamenti ovvero motivare le esigenze di operare in deroga. Sono soddisfatto del lavoro messo in campo dalla Città metropolitana, dai nostri uffici, dal settore Istruzione, sempre molto attento non solo alle direttive da rispettare, ma anche ad una costruttiva collaborazione con le istituzioni scolastiche ed i Comuni.  Abbiamo voluto fortemente raccogliere necessità, bisogni e proposte direttamente dai territori, dai Comuni interessati e dai dirigenti scolastici. Aspetteremo fino al 15 settembre le delibere degli istituti scolastici e delle giunte comunali, per avere il quadro generale della stazione. C’è da chiarire, inoltre, che il dimensionamento interesserà, principalmente, i dirigenti ed il personale amministrativo senza intaccare i plessi frequentati dagli studenti. Per i nostri ragazzi e le nostre ragazze cambierà davvero poco”.

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