Scuole chiuse o aperte? Il tema è sempre più dibattuto e il presidente della Regione, Nino Spirlì, sembra divertirsi a giocare con un pulsante Scuole chiuse o aperte? Il tema è sempre più dibattuto e il presidente della Regione, Nino Spirlì, sembra divertirsi a giocare con un pulsante. Ora apre, ora chiude, poi riapre e poi richiude. Tenta di fare Davide contro Golia e di opporsi al Governo centrale, ma poi deve fare un passo indietro. In questa situazione però tutti si preoccupano dell’immediato – d’altronde è quello che accade sempre nelle situazioni d’emergenza -, pochi stanno valutando l’impatto che il Covid e la didattica a distanza possono avere sui minori.
Parlare con Laura Calderazzo, mamma di due bambine nonché Presidente del Consiglio di Istituto comprensivo Bello – Pedullà – Agnana, apre molti interrogativi su DAD e scuole chiuse. “Mia figlia non riesce più a dormire e si lava le mani in modo compulsivo, sono piccole cose ma sono il segno della paura e dei problemi che si stanno sottovalutando”. La signora non ha dubbi la DAD in Calabria, ma non solo, è un fallimento. Nelle scuole manca il supporto psicologico per gli alunni, bambini che si trovano a dover fronteggiare una realtà che non capiscono e che sembra senza fine. Non ci sono neanche gli infermieri scolastici, anche se erano stati promessi.
Ma non sono solo questi i problemi che riguardano la gestione della pandemia e della didattica, si va dalle disparità di accesso alla connessione internet all’aggravarsi della dispersione scolastica, fino alla perdita di socialità e di empatia nei minori.
Stasera parliamo con professori, studenti, genitori del Covid e della DAD e ci domandiamo insieme: Cosa è andato perso in quest’anno di pandemia? Cosa dobbiamo imparare? Cosa si deve restituire ai nostri figli?
Scuole aperte o scuole chiuse?
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