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giovedì, Maggio 2, 2024
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Uil scuola denuncia un altro caso di violenza a scuola

Il Segretario Territoriale Federazione UIL Scuola RUA Reggio Calabria, Luca Scrivano, lancia l’allarme per un altro caso di violenza a scuola a Reggio Calabria, che sottolinea l’importanza di educare al rispetto, sia dentro che fuori la scuola.

Luca Scrivano

Un altro caso di violenza a scuola a Reggio Calabria. Un genitore ha aggredito un’insegnante,

Si tratta di una lunga serie di episodi di violenza che si ripetono con gravità nelle scuole italiane, mettendo a rischio l’incolumità e la dignità del personale scolastico. Un fenomeno che non può essere liquidato con una frase standardizzata, ma che richiede una riflessione profonda e una presa di coscienza collettiva.

A lanciare l’allarme è il segretario territoriale della Federazione Uil Scuola Rua di Reggio Calabria, Luca Scrivano, che sottolinea l’importanza di educare al rispetto, sia dentro che fuori la scuola. “La scuola in questa direzione fa già moltissimo, ma non può farcela da sola. Serve una rete del rispetto che coinvolga le famiglie, le istituzioni, la società civile“.

Secondo il segretario della Uil Scuola Rua di Reggio Calabria, le aggressioni nella scuola sono in aumento perché c’è poco rispetto, scarsa considerazione e valorizzazione sociale per la scuola e per chi vi lavora. “Tutto ciò va recuperato, lo diciamo da tempo, facendo molta attenzione a parlare di scuola con superficialità, trattandola bene anche attraverso una maggiore considerazione del personale che vi lavora“.

Non basta richiamare a gran voce l’urgenza di provvedimenti disciplinari, ma bisogna riprendere e consolidare la cultura del rispetto nei confronti del personale scolastico. “Appare sempre più evidente è la necessità di una alleanza che va ricostruita tra scuola e famiglia, luogo cruciale nel quale far partire ogni modello educativo durevole e condiviso“.

Il segretario della Uil Scuola Rua di Reggio Calabria sottolinea il ruolo dell’autodeterminazione e della libera scelta come cardini di una società capace di interrompere spirali di incomprensioni e violenza. “Conosciamo bene l’impegno degli insegnanti in questa direzione ma il loro lavoro quotidiano va sostenuto attraverso la collaborazione e l’azione convinta delle famiglie, della collettività, delle istituzioni. In queste azioni la scuola deve essere lasciata libera ma non sola“.

Infine, la collaborazione educativa con i genitori deve essere svolta in sinergia non esistono controparti ma l’esclusivo bene e progresso dell’alunno che un giorno dovrà essere un cittadino rispettoso.

Si può e si deve partire specialmente dalla città Metropolitana di Reggio Calabria “PIU’ RISPETTO”.

 

 

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