Si voterà il 12 giugno in otto comuni della Locride: Antonimina, Bovalino, Caraffa del Bianco, Caulonia Ciminà, Grotteria, Placanica e Staiti. La nostra redazione in rispetto della legge sulla par-condicio ha formulato le stesse domande a tutti i candidati. Oggi pubblichiamo l’intervista al sindaco di Ciminà, Bruno Salinitri.
Facciamo insieme una breve descrizione della propria carriera politica? Quali sono stati i momenti più difficili e impegnativi?
La mia carriera politica inizia 5 anni fa quando io e il Sindaco attuale la dottoressa Giusy Caruso siamo stati contattati dal Sindaco uscente Polifroni Domenico per ringiovanire l’allora compagine amministrativa, non aspettandomi personalmente di ricoprire un ruolo così importante come la carica di Vice Sindaco. Prima di allora ero lontano da questo contesto anche per i miei impegni lavorativi e universitari che molto spesso mi portavano a stare fuori dalla mia cittadina. Personalmente non penso che ci siano stati momenti da classificare “più difficili e più facili”, anche perché in un piccolo comune come Ciminà con un vasto territorio sei sempre impegnato h 24, ma se devo dire la sincera verità uno dei momenti più difficili mentalmente è stato l’accesso della commissione antimafia e come gestione della macchina amministrativa il periodo pandemico causato dal covid.
Quando hai deciso di candidarti e perché?
La decisione di candidarmi a questa tornata elettorale è stata basata sull’impossibilità del mio sindaco di non candidarsi per motivi lavorativi e naturalmente di dare un proseguo al lavoro svolto in questi cinque anni, anche perché una sola legislatura non rispecchia l’operato di un’amministrazione, legata anche da una decisione di adoperarmi con tutte le conoscenze e professionalità a mia disposizione per il bene del mio paese.
Quali sono le cose che funzionano?
Gli aspetti positivi del nostro contesto economico, sociale e ambientale sono molteplici a partire dalla nostra cultura enogastronomica rimarcando ancora una volta l’importanza del nostro prodotto caseario per eccellenza che è il Caciocavallo di Ciminà che può essere, anche grazie alla creazione del caseificio comunale, fonte di reddito e di opportunità commerciali per l’intera comunità. Sicuramente l’attrattiva enogastronomica è legata anche alle strutture ricettive e turistiche, in questi anni abbiamo dato in affidamento il complesso ricettivo alberghiero “Runcatini”, una struttura costituita da mini appartamenti completamente arredati e con all’interno della stessa un ristorante e un bar. Un’altra struttura data in gestione e già funzionante è la casa custode all’interno del nostro villaggio Moleti nel cuore dell’Aspromonte, dove grazie anche a finanziamenti regionali, abbiamo aperto un piccolo ristoro. Non tralasciamo i nostri percorsi di trekking, che sono meta sia di escursionisti esperti e anche di persone che semplicemente vogliono ammirare gli orizzonti che solo dal Tre Pizzi o dal Monte Antoninello si possono ammirare. Non meno attenzione è stata data sul sociale con l’ammodernamento dell’ex Municipio sito in Piazza XX Settembre, predisponendo lo stesso a struttura di aggregazione sociale denominata il Cumino.
Quali sono le cose che non funzionano?
Il contesto sociale e demografico che caratterizza i centri interni aspromontani lo conosciamo bene, zone che sono soggette a fenomeni di esodo a favore di centri urbani più grandi o molte volte anche di spostamenti significativi come il Nord Italia. Per questo vengono anche meno i servizi di una comunità, su tali aspetti bisognerà lavorare molto. Anche il fenomeno del dissesto idrogeologico è un fattore determinante soprattutto per i collegamenti viari, spesso non si ha il tempo di ripristinare una strada o una qualsiasi opera pubblica che subito ci si ritrova di fronte a un altro problema causato da un’alluvione o da una frana. Quindi avviare un processo di riqualificazione urbana e soprattutto ambientale attraverso i vari piani di gestione che andranno ad interessare i vari settori sarà uno dei prossimi obbiettivi di questa amministrazione.
Quali sono le idee per avviare un percorso di sviluppo economico?
Il lavoro è il problema principale del Meridione. Senza di esso sicuramente non ci sarebbero stati una serie di eventi e di gioco forze che come ben sappiamo hanno condizionato in maniera tangibile il nostro territorio. La sfida è quella di trovare opportunità, di migliorare i nostri punti di forza e di eliminare completamente i punti di debolezza del territorio comunale attraverso una analisi Swoot, che ci indicherebbe la strada più facile da percorrere per dare delle opportunità economiche e lavorative che molte volte i giovani non percorrono anche per timore di sbagliare. Purtroppo la sicurezza economica non permette di vedere oltre e questo non può fare bene alla crescita di un comune del Sud.
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Raramente, anche perché non ho il tempo materiale e quando riesco a ritagliare un po’ cerco di approfondire le mie conoscenze tecniche. Sono sicuro che il vostro servizio viene apprezzato dall’intero territorio.