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A Siderno la cultura è ALB, associazione amici del libro e della biblioteca

I cittadini di Siderno nel 2010, “si svegliarono” e non trovarono più la biblioteca. Incuriositi e un po’ preoccupati, cominciarono a guardarsi attorno, interrogandosi su dove fossero finiti i volumi che costituivano il complesso librario. Da qui nasce ALB (amici del libro e della biblioteca), come ci racconta il Presidente, Cosimo Pellegrino. Quindi Siderno è anche questo. Oggi rappresenta una Siderno che non vuole far rientrare la Calabria dei sondaggi tra le regioni italiane in cui si legge meno.

Esiste a Siderno una realtà che forse in molti non conoscono. Si tratta di ALB (amici del libro e della biblioteca). Come ci racconta il Presidente, Cosimo Pellegrino, l’idea di creare un gruppo nasce un giorno in cui i cittadini, siamo all’incirca nel 2010, “si svegliarono” e non trovarono più la biblioteca. Incuriositi e un po’ preoccupati, cominciarono a guardarsi attorno, interrogandosi su dove fossero finiti i volumi che costituivano il complesso librario. Giunsero a conoscenza del fatto che i tomi avevano occupato il sottoscala di un palazzo di Siderno Superiore. Questo gruppo di persone così bibliofile si recarono a visitare questa “nuova sede”.

La collocazione risultò subito qualcosa di non conforme alla definizione, non poteva essere accettato che il luogo destinato a ospitare istituzionalmente dei libri fosse finito in un anfratto. Occorreva ingegnarsi. Trovare una soluzione. Il comune era all’epoca commissariato. Bisognava far qualcosa per portare in salvo l’enorme patrimonio, renderlo fruibile ai cittadini, portarlo nel centro di Siderno per renderlo accessibile a tutti. Tutte cose che non sarebbero state garantite a Siderno superiore.

Era necessario che si costituisse un gruppo che si facesse promotore del recupero, un’aggregazione che avesse a cuore la questione “biblioteca”.

La prima riunione della costituenda associazione si tenne in via Piromalli. Nasce così l’idea di dar vita ad un’associazione culturale che prevedesse un’attività di aggregazione che, oltre a rendere fruibili i libri, desse la possibilità ai cittadini di incontrarsi e parlare di letteratura condita col gusto della buona politica, quella politica non partitica, ma che consente il risveglio delle coscienze, la formazione delle idee attraverso le quali far diventare la realtà sidernese pungolo per un miglioramento sociale alla luce di quanto la Costituzione afferma nell’ambito dei principi fondamentali all’articolo 2: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità . Anche l’articolo 9 prevede che la Repubblica tuteli il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

La prima attività fu denominata “Te lo do io il libro”: durante la quale in una domenica al mese ci si incontrava in uno spazio pubblico (in piazza) in cui ciascuno portava un libro. Il risultato fu il formarsi di crocchi di gente interessata e forse quasi ammirata. Nel deserto di iniziative culturali veniva a crearsi un’oasi attiva e fattiva sia in termini di associazione che di attività.

L’associazione cominciò ad avanzare istanze all’amministrazione, affinché la biblioteca fosse ricollocata in locali accessibili. ALB assunse così l’impegno di individuare gli immobili di proprietà dell’amministrazione che si sarebbero potuti adibire ad accogliere la biblioteca. L’elenco stilato comprendeva un notevole numero di locali.

Nasceva così, dal basso senza il contributo di alcuno la prima manifestazione culturale, una rassegna dal titolo:” Sette libri per sette sere”: si trattava di una novità dopo anni di letargo culturale.

Si trattava di qualcosa che non richiedeva, secondo l’etica dell’organizzazione, finanziamenti e sovvenzioni di alcun tipo ma con lo spirito di dare alla collettività ciò che le appartiene, cioè uno strumento di veicolo culturale quale è un “libro”.

Gli associati condividevano quanto avevano a disposizione. Quando vi fu la prima edizione di “7 libri per 7 sere” la associazione non aveva ancora una sede, fino a quando non si trovò un luogo stabile, si peregrinava da un luogo all’altro in base alle contingenze.

E arrivò il giorno in cui la biblioteca giunse nella sua attuale collocazione, l’associazione venne dotata di una stanza per lo svolgimento delle diverse attività. Il Presidente ci tiene a ricordare che per associarsi non è richiesta alcuna quota di iscrizione né requisiti di carattere censitario o professionale o economico o di altra natura. La partecipazione è libera e il Presidente si sente solo il primus inter pares.

Oggi l’associazione si batte, affinché il luogo non sia più un mero deposito di libri, ma guarda avanti con l’auspicio che la nostra biblioteca possa non dover invidiar nulla ad altre biblioteche, con l’attivazione di, anche, un’emeroteca, sala conferenze, sala studio, sala lettura. Il tutto in un ambiente confortevole e conforme ai canoni ergonomici che occorre rispettare al fine di garantire una giusta illuminazione, sedie anatomicamente comode per trascorrere lunghe ore di studio, scrivanie ad altezza adeguata.

ALB è quindi cresciuta negli anni. Da qualche anno ALB aderisce anche al Maggio dei Libri, evento finalizzato alla crescita culturale, personale e civile che coinvolge su scala nazionale scuole, biblioteche, librerie e il mondo dell’editoria e che è finalizzata a veicolare i contenuti culturali più vari nei contesti più disparati.

Uno dei soci un giorno ebbe un’idea. Si tratta di Antonio Ieracà, il quale ci racconta che, sondando in giro tra i suoi amici e appreso che in molti non leggevano per mancanza di tempo, decise di creare uno spazio in cui ci si incontrasse e si dedicassero due ore alla lettura di un libro, cercando di rendere appetibile questa nicchia di tempo con letture che si distaccassero dalla classica letteratura scolastica per aprirsi a nuovi mondi, forse un po’ meno impegnativi ma comunque non per questo meno degni di essere conosciuti.

Nasce così, nel 2018, il Club delle storie. A Ieracà si uniranno Matteo Lorenti e Peppe Costanzo, meglio noto come Shark, che, come pescatori di anime, si faranno seguire da molti altri. Il gruppo cresce fino a decuplicarsi. Il ritmo delle letture incalza e i giovedì sera diverranno una parentesi di tempo nella vita dei partecipanti che garantirà una crescita culturale spaziando su titoli che arricchiranno le conoscenze di ciascuno. Le letture, scelte inizialmente dal trittico fondatore, consentiranno di spaziare in mondi letterari poco canonici ma comunque idonei a destare interesse. Per il primo libro, la scelta cadde su “Il vangelo secondo Biff”, che racconta la vita di Gesù vista con gli occhi di un suo amico d’infanzia. Per le letture successive, dato il crescere del numero dei partecipanti, si pensò di mettere ai voti il libro da leggere sulla base di candidature presentate dagli stessi astanti.

Ad ogni lettura segue la donazione alla biblioteca del libro letto, così da dare un contributo alla dimora libraria.

L’attività non si ferma qui e come una scatola cinese di idee, uno dei partecipanti al Club propose una nuova idea: creare un gruppo, non tanto per leggere insieme, quanto piuttosto per commentare insieme mensilmente un libro scelto, sì, ma letto in privato. Nasceva così il Gruppo di lettura su iniziativa di Antonio Toscano, il cui obiettivo era far conoscere la letteratura italiana del secondo dopoguerra (Elsa Morante, Pasolini, Curzio Malaparte…). Così mensilmente in una domenica ci si incontra e si dà la propria interpretazione di quanto letto: i punti salienti, i punti di vista condivisibili e quelli obiettabili, le parole degne di nota e quelle meno apprezzate.

Dunque, esiste una Siderno culla culturale della Locride, una Siderno impegnata, una Siderno attiva che mostra ogni anno la sua fucina di idee attraverso quella rassegna che è “7 libri per 7 sere”, durante la quale si presentano le ultime uscite editoriali più degne di nota attraverso il coinvolgimento degli autori, che si raccontano, si confrontano, danno adito a spunti che coinvolgono il pubblico sempre molto interessato.

Quindi Siderno è anche questo. Una Siderno che non vuole far rientrare la Calabria dei sondaggi tra le regioni italiane in cui si legge meno. Le iniziative non mancano, e i cittadini si fanno protagonisti di questo movimento culturale che non vuole restare in sordina ma che vuole fare la sua parte nello sviluppo di questa meravigliosa terra.

Ricordiamo che l’articolo 118 della Costituzione afferma che “…i Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. Affinché tale previsione abbia effettiva attuazione si richiama l’attenzione dell’amministrazione comunale sulle istanze avanzate da ALB.

Beatrice Macrì

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