Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di Carmelo Tripodi, commissario dell’Udc di Siderno
Il mio impegno al servizio della gente procede sulle orme dei padri cattolici democratici che con le loro testimonianze ed il legame ai grandi valori della vita hanno contribuito a costruire le fondamenta per la crescita di un nuovo umanesimo ed una società ispirata dalla fede e governata da laici in una visione pluralista e interclassista. Non è semplice introdurre argomenti che parlano di politica oggi, politica intesa come cura sana dell’uomo e di tutto ciò che lo riguarda ma sento sempre più il bisogno di comunicare con i miei compaesani cercando di dare conto sulla mia instancabile volontà e tenacia per il bene comune. Ancora oggi e per sempre mi auguro di avere le forze per mantenere inalterato lo spirito e quelle forti motivazioni che mi ha dato e mi dà la politica a differenza di molti altri che a sentir parlare della storia e della tradizione rimangono insonni e non solo. Premetto che non è la mia storia che mi permetto di raccontare, ma quella della nostra città, dalle sue origini, che intendo trattare. In tale direzione veramente, si sono cimentati e con notevole successo, molti studiosi, politici, umanisti, tanto per fare qualche nome, dal canonico Macrì al Dottor. Prati, al Sacerdote Scozzafava e via, via, Gigi Malafarina ed altri. Personaggi magari scomodi che qualcuno fa finta di non ricordare, cercando di collocarli nel dimenticatoio. Il mio intento è quello, invece di rappresentare le vicende della nostra città, di come era prima raffrontandola alle condizioni in cui si trova oggi. Nessuno può disconoscere che la nostra città, come scritto anche in altri miei interventi, era tra le più ridenti della Calabria, sorta, per chi non ha memoria o non conosce la storia, sulle linee dell’allora “Piano Regolatore”, oggi ” Piano Strutturale” che le ha consentito di avere una rete stradale di primordine, caratterizzata da arterie dritte e larghe e da ampi spazi destinati a piazze ed a giardini pubblici e quant’altro. Siderno era un accentramento culturale, economico e amministrativo e anche politico. Oggi è priva dei più elementari e fondamentali servizi civili ed igienici. La sconsolante realtà esistente in città ed in periferia, rende grama e difficile la vita dei cittadini e non si fa niente per tenere accesa la voglia di crescere attraverso dei cambiamenti, anche politici, che certamente, farebbero bene, se è vero come è vero, che con la nuova A.C. siamo caduti dalla padella alla brace. Qualcuno si è chiesto o si chiederà mai il perché? Forse sì, forse no. Intanto, la mia tenacia, il mio impegno assieme a voi tutti cittadini è quello di rendere possibile un vecchio sogno, perché una delle caratteristiche della società sidernese è sempre stata e deve continuare ad essere la tensione sempre ferma e costante verso la creazione di un mondo aperto, di un varco verso la libertà dell’uomo e della sua dignità in tutti i suoi aspetti di ordine umano, sociale e spirituale. Dopo quest’amara riflessione sulle condizioni della città, non si può e non si deve più attendere da spettatori alle solite passarelle dell’A.C., mentre la “mia gente”, per esempio, non può essere curata in loco per mancanza di strutture. Mi sembra veramente un sogno poter raggiungere obbiettivi obbligati per chi ne ha veramente bisogno ma assieme, uniti, posso assicurare che il sogno può diventare realtà, per tutti. Non si può più attendere e vedere il nostro centro abitato sprofondare nell’abisso dei mali che l’hanno colpito attraverso la cattiva amministrazione che persiste oramai da qualche lustro. Alla nostra A.C. in carica si vuole riportare e senza polemica alcuna, mi creda Signor Sindaco, la reale situazione in cui si trova, sperando che la stessa si impegni a mantenere le promesse elettorali fatte dall’allora candidato a Sindaco nelle ultime elezioni dottoressa Maria Teresa Fragomeni. Mi auguro che l’A.C. in carica sia consapevole di ciò che i cittadini hanno bisogno e sappia intraprendere una diversa strada da quella percorsa in questa lunga prima parte di governance comunale per prendere i giusti provvedimenti per poter sanare tutto ciò che viene giustamente reclamato quale diritto indissolubile, o che abbia il coraggio di farsi da parte se dovessero minimamente traballare quelle forze di idee dimostrate a parole in campagna elettorale. Capisco anche che si è tanto indaffarati per procedere alle scelte e all’assunzione di nuovi dirigenti, che mi auguro manchino nell’organigramma comunale perché sicuramente è così, ma altrettanto vero che mancano tante altre figure professionali per le quali non vengono allo stesso modo presi provvedimenti. Tanto per promemoria riportiamo all’attenzione dell’amministrazione comunale: ospedale chiuso e casa della salute da anni promessa senza aver ottenuto nulla; lungomare in parte abbandonato senza un piano di sviluppo serio, che possa dare una visione e un’immagine a lungo termine con un serio ed affidabile Piano Spiaggia, e che non preveda solo un’effimera “Bandiera Blu” di breve durata e non legata a un obiettivo di fama, gloria, grandezza e valorizzazione per uno dei luoghi simboli della nostra ormai persa “Vocazione Turistica”; servizi igienici pubblici mancanti e dove esistenti obsoleti e poco funzionali; villa comunale oramai ripudiata dalla maggior parte dei cittadini che una volta la frequentavano in massa; strade in condizioni disastrate che non consentono una circolazione con il minimo necessario della sicurezza che dovrebbe essere garantita; arredo urbano inesistente; centro polifunzionale trascurato; piscina lasciata al suo destino; diga non agibile; teatro incompleto e pieno di erbacce; il nuovo palazzetto dello sport osannato ma che rimane chiuso e ancora in attesa dei correttivi necessari per essere reso usufruibile; stadio comunale non agibile ai più o meglio a coloro che non si possono permettere l’utilizzazione di un bene comunale viste anche le tariffe onerose proposte e che è così diventato da punto di riferimento per molti ragazzi a chimera per gli stessi, mandando a farsi benedire lo spirito principale di aggregazione che vede nello sport la possibilità di allontanarli da altri “facili” fenomeni di disagio giovanile; mercato comunale coperto fatiscente; illuminazione pubblica insufficiente o addirittura mancante in città ed in periferia; comando Polizia locale con personale insufficiente per le esigenze cittadine; parco giochi non adeguato; ex mini golf distrutto; segnaletica stradale orizzontale e verticale obsoleta ed insufficiente; Tmb non adeguato, con i cittadini che protestano continuamente per il cattivo odore che emana, e con i relativi tributi resi onerosi per chissà quale principio. All’amministrazione comunale in carica, con una maggioranza assoluta, l’Udc di Siderno con serenità vorrebbe far capire che se non si è capaci di affrontare i problemi della città e dei cittadini in maniera completa, vengono meno tutti gli aspetti che firmano quotidianamente il vivere civile e che le promesse elettorali sono come un contratto d’onore e vanno rispettate altrimenti con la stessa serenità vi si chiede di farvi da parte. Ah…dimenticavo, non ho fin qui trattato un argomento che sta a cuore a me e a tutti coloro i quali hanno un figlio, un nipote un conoscente, comunque un bambino fortunato che a differenza di molti che non lo possono fare in molti Paesi del mondo, passa molte delle proprie ore per assolvere a un proprio diritto-dovere, quello legato all’istruzione e alla formazione e cioè recarsi a scuola. Naturalmente siamo tutti a conoscenza delle problematiche legate a questo mondo e non per ultima quella delle strutture che accolgono i nostri studenti. Una buona notizia per gli alunni della Corrado Alvaro, qualche anno addietro, a dire il vero oramai quattro, quando venne comunicata la ricezione del finanziamento per la realizzazione del nuovo Istituto Scolastico. Giorno 5 Maggio u.s. gli insegnanti, gli alunni, i genitori e il personale non docente hanno preso parte ad una manifestazione di protesta per reclamare la mancata realizzazione. Fin qui nulla di particolare se non che dopo tutto questo tempo ancora si debba protestare, nonostante l’avvenuto finanziamento. Quello che per me è risultato incomprensibile e l’audacia dell’attuale amministrazione comunale a sfilare con loro per una protesta contro chi non ha effettuato le procedure dovute per tali adempimenti, cioè la stessa amministrazione comunale. Abbiamo quindi assistito ad un’ennesima passerella con capofila il nostro sindaco, pur sapendo di sfilare contro sé stesso in modo da buttare solo fumo negli occhi di cittadini, alunni ed insegnanti? Se questi sono i presupposti si può sperare solo in un miracolo per il completamento dei lavori e certo non da parte di questa Amministrazione, che pensa solo ad attribuire le colpe dell’inefficienza ad altre istituzioni.
Il Commissario Udc Siderno
Carmelo Tripodi