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sabato, Aprile 20, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi principali che hanno segnato la data del 28 Maggio.

Accadde che:

1955 (68 anni fa): Maria Callas canta “La traviata”di Verdi al Teatro alla Scala di Milano, entrando subito nella storia, con una commovente interpretazione. Giuseppe Di Stefano e Ettore Bastianini facevano parte del cast, mentre a dirigere c’era il maestro Carlo Maria Giulini. Una serata rimasta a lungo nell’immaginario collettivo degli spettatori milanesi. È stata per molti la più grande cantante lirica della storia della musica, una diva capace di appassionare milioni di persone, grazie alla sua voce e alle sue magnifiche interpretazioni: Maria Callas era molto di più di un soprano, era una donna unica per talento, che ha però avuto una vita tribolata, nonostante i tantissimi successi. La sua vita è stata però spesso molto ambigua e ricca di momenti bui: la Callas aveva un temperamento irascibile, ebbe una tribolata relazione col miliardario Aristotele Onassis che andò su tutte le copertine dell’epoca e infine il suo repentino dimagrimento diede adito a numerose polemiche. Onassis lasciò la moglie per la Callas, un episodio che fece parlare per anni le riviste di rotocalchi, salvo poi ripagare con la stessa moneta la cantante per volare tra le braccia di Jackie Kennedy, vedova del presidente statunitense. E lo stesse fece la Callas, lasciando il marito Giovanni Battista Meneghini, industriale italiano che le permise di rilanciare la sua carriera, dopo la Seconda Guerra Mondiale, con tour di successo che la vide protagonista nel 1955, appunto, al Teatro alla Scala di Milano.

1999 (24 anni fa): A Milano, dopo 22 anni di lavori di restauro, torna a essere visitabile dal pubblico l’ “Ultima cena” di Leonardo da Vinci. L’opera, un dipinto parietale a tempera grassa esposto nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, rappresenta un capolavoro nella ricca produzione leonardesca. Il restauro si è reso necessario per l’incompatibilità della tecnica usata da Leonardo con l’umidità dell’ambiente e ha coinvolto critici d’arte, scienziati e restauratori di tutto il mondo. Con l’Ultima Cena Leonardo aveva voluto sperimentare una nuova tecnica. Piuttosto che realizzare un affresco tradizionale, aveva dipinto con una tecnica mista a secco su due strati di preparazione dell’intonaco. Ma i risultati ben presto si erano rivelati insoddisfacenti e già alla metà del Cinquecento l’opera presentava evidenti segni di usura. A più riprese, in seguito, vennero decisi vari interventi di restauro, spesso ottenendo l’effetto contrario a quello desiderato: l’opera divenne quasi illeggibile, ricoperta di innumerevoli strati di pitture, colle, stucchi che, insieme alla polvere, alla sporcizia e all’umidità, convinsero molti esperti a giudicare l’Ultima Cena un’opera “irrestaurabile”. Il restauro fu affidato a Pinin (Giuseppina) Brambilla Barcilon scomparsa di recente, a Milano, il 12 dicembre 2020. Il lavoro, quindi, si è dimostrato estremamente complesso e laborioso. La vera impresa è stata riportare alla luce i colori e le sagome originali di Leonardo, infatti, il tempo e i restauri del passato hanno completamente stravolto l’opera vinciana. Tuttavia, lo staff della Brambilla ha dato nuova vita a una delle opere più famose del mondo, riportando alla luce i veri tratti disegnati alla fine del 1400 da Leonardo.

Nato oggi:

1945 (78 anni fa): nasce, a Washington, Patch Adams medico, attivista e scrittore, divenuto popolare in tutto il mondo grazie al film basato sul suo personaggio, interpretato sullo schermo da Robin Williams. Patch Adams è il dottore a cui si deve l’invenzione di una terapia tutta particolare: quella del sorriso. Adams ha iniziato il suo praticantato rispolverando il vero senso del giuramento di Ippocrate e dandogli nuovo senso, ossia nella convinzione che “La salute dovrebbe essere costituita da un’interazione d’amore con l’essere umano non una transazione d’affari”. Dopo i grandi successi fra le corsie d’ospedale, ha poi fondato e diretto il Gesundheit Institute, una comunità medica olistica, propugnatrice cioè di una medicina propensa a tener conto di tutti gli aspetti dell’essere umano, quindi anche quelli psicologici ed emotivi, ed ha fornito medicine gratuitamente a migliaia di pazienti sin dal 1971. Secondo Adams, l’humour è stato da sempre ritenuto salutare. La ricerca, infatti, ha dimostrato che il riso incrementa la secrezione di sostanze chimiche naturali, catecolamine ed endorfine, che fanno sentire vivaci e in forma. Diminuisce invece la secrezione del cortisolo e abbassa il tasso di sedimentazione, il che implica una stimolazione della risposta immunitaria. Patch crede, inoltre, che il morente debba sentirsi amato, ecco perché è bene circondarli degli affetti familiari e degli amici.

 

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