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venerdì, Aprile 26, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 4 Settembre.

Accadde che:

476 (1546 anni fa): l’imperatore romano Romolo Augusto viene deposto da Odoacre, che si proclama re d’Italia. L’Impero Romano d’Occidente di fatto cessa di esistere. La deposizione di Romolo Augusto segna convenzionalmente la fine dell’Impero Romano d’Occidente e l’inizio del Medioevo. Romolo era un ragazzo di tredici anni messo al potere dal padre, il generale romano Flavio Oreste. Fu spedito da Odoacre in Campania, dopodiché scomparve dalle fonti. Va detto, comunque, che lo stesso Impero Romano d’Occidente ormai non era nemmeno più tanto romano, visto che essenzialmente si era ridotto alla sola penisola italiana e a parte dell’attuale Austria. Il resto del glorioso dominio romano era in mano ai barbari. La caduta dell’Impero Romano d’Occidente, dunque, non sconvolse più di tanto i popoli di allora, i quali, alla fine, non notarono grande differenza tra il prima e il dopo. Le fonti del tempo quasi non parlano dell’accaduto e molti tra i ceti dirigenti italici dell’epoca si trovarono perfino d’accordo con questo passaggio di consegne.

1666 (356 anni fa): a Londra,  avviene un grande incendio che arreca molti danni. Questa catastrofe cancellò interi quartieri, soprattutto molte abitazioni popolari. Tale avvenimento segnò un passaggio significativo per la capitale britannica, obbligando le autorità a ricostruire parte della città in maniera più razionale e con delle condizioni igienico-sanitarie migliori. Gli incendi accidentali non erano una rarità, specialmente nei sobborghi della città, in cui le case erano costruite in legno e paglia. Lo scrittore Samuel Pepys, autore di un diario pubblicato nel 1825, fonte preziosa dell’evento, e la moglie Elisabeth furono tra i primi ad assistere al grande incendio. Dormivano, quando la cameriera li svegliò annunciando la notizia. Allarmato dalle sue parole, Pepys andò personalmente a verificare la gravità della situazione: “Mi sono preparato alla svelta e ho camminato fino alla torre; e lì sono salito fino a uno dei piani alti e ho visto le case alla fine del ponte tutte in fiamme e e un incendio infinito su questo e l’altro lato del ponte”. Il fuoco divampò nelle prime ore del mattino nel panificio reale in Pudding Lane, sulla sponda nord del Tamigi e si diffuse rapidamente nella City. Le prime vie invase dalle fiamme furono Fish Street e Thames Street, accanto al fiume, nelle cui banchine canapa, olio di sego, legname, carbone e liquori alimentarono ulteriormente le fiamme; successivamente il fuoco si propagò in direzione del ponte di Londra. A questa situazione si aggiunse un forte vento, noto con il nome di Gale, che aveva iniziato a soffiare, alimentando il grande rogo.

Scomparso oggi:

2007 (15 anni fa): muore improvvisamente, a Roma, a causa di un infarto, Gigi Sabani conduttore televisivo, imitatore e cantante. Nato, a Roma, il 5 ottobre 1952 inizia facendosi conoscere come imitatore, sebbene solo nel suo circondario, all’età di cinque anni per la sua abilità nel riprodurre il caratteristico rumore della Prenestina, il tram che all’epoca faceva il giro della capitale. Divenuto adulto coltiva questo suo talento e dopo essersi esibito alla versione radiofonica de “La corrida”, dove imita con successo Gianni Morandi, Mino Reitano e Claudio Baglioni viene notato da Gianni Ravera che lo invita al Festival di Castrocaro. Il debutto in televisione arriva, nel 1979, con una performance di quattro minuti in diretta da Venezia, in occasione della manifestazione “La Gondola d’oro”.  Negli anni ottanta è tra i conduttori di “Fantastico”, “Premiatissima”, varietà del sabato sera di Canale 5 dove  si fa notare anche per le doti di cantante grazie al brano “A me mi torna in mente una canzone”. Nel pieno della sua attività qualcosa arriva come un fulmine a ciel sereno nella sua vita. La carriera si interrompe, infatti, bruscamente, perchè coinvolto nella vicenda giudiziaria legata alla corruzione nel mondo dello spettacolo, nata dalle esternazioni di Raffaella Zardo. Sabani viene scagionato e anche risarcito per i 13 giorni di detenzione trascorsi agli arresti domiciliari, ma non sarà quello a fargli dimenticare tutto. Alcuni colleghi hanno ormai preso le distanze da lui. Riesce ad ottenere nuovi incarichi lavorativi, controvoglia, l’imitatore accetta, provando a buttarsi tutto alle spalle, ma non sarà mai così. Chi lo conosce, racconta che Gigi Sabani dopo il carcere non è tornato mai più quello di prima. Non è così lontano dalla realtà, infine, collegare la sua prematura morte, al forte stress emotivo e psicologico, cui il conduttore, alla fine innocente, era stato sottoposto. Molte, le dichiarazioni davvero forti, dopo la sua morte, tra cui quella di Maurizio Costanzo: “Quel peso che si è portato sule spalle, da innocente, alla fine lo ha ucciso“.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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