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martedì, Aprile 23, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 13 Maggio.

Accadde che:

1917 (104 anni fa): tre pastorelli, i fratelli Francisco e Jacinta Marto (9 e 7 anni) e la loro cugina Lúcia dos Santos (10 anni), riferiscono di aver visto la Beata Vergine Maria sopra un leccio a Cava da Iria, vicino a Fatima, Portogallo. Essi affermarono di aver visto scendere una nube e, al suo diradarsi, apparire la figura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario, che identificarono con la Madonna. Secondo il racconto dei tre, le apparizioni continuarono per un po’ di tempo, accompagnate da rivelazioni di eventi futuri: la fine imminente della prima guerra mondiale; il pericolo di una seconda guerra ancora più devastante, se gli uomini non si fossero convertiti; la minaccia comunista proveniente dalla Russia, debellabile solo mediante la Consacrazione della nazione stessa al cuore immacolato di Maria, per opera del papa e di tutti i vescovi riuniti. In seguito, alla promessa fatta ai tre pastorelli dalla Madonna riguardo a un evento prodigioso, il 13 ottobre 1917 molte migliaia di persone, credenti e non credenti, riferirono di aver assistito a un fenomeno chiamato “Miracolo del sole”. Molti dei presenti, anche a distanza di parecchi chilometri, raccontarono che mentre pioveva con  delle nubi che ricoprivano il cielo, d’un tratto la pioggia cessò e le nuvole si diradarono: il disco del sole, tornato visibile, avrebbe ruotato intorno a un punto esterno, diventando multicolore e ingrandendosi, come per precipitare sulla terra. Francisco e Jacinta morirono pochi anni dopo, rispettivamente nel 1919 e nel 1920, a causa dell’epidemia di spagnola; Lúcia invece divenne monaca carmelitana scalza e mise per iscritto, nelle sue Memorie, gli eventi accaduti a Fatima.

1978 (43 anni fa): in Italia, entra in vigore la legge Basaglia che abolisce i manicomi. Prima della Legge 180/1978 i malati con disturbi psichici erano considerati irrecuperabili e pericolosi socialmente, pertanto venivano allontanati dalla società, emarginati e rinchiusi nei manicomi. Il significato della legge è, dunque,  dare dignità ai malati psichici, riconoscendoli come persone a tutti gli effetti. La Legge 180 è la prima e unica legge quadro che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i servizi di igiene mentale pubblici. Ciò ha fatto dell’Italia il primo paese al mondo  ad abolire gli ospedali psichiatrici. Lo psichiatra Basaglia, ispiratore della legge, s’impegnò nel compito di riformare l’organizzazione dell’assistenza psichiatrica ospedaliera e territoriale, proponendo un superamento della logica manicomiale. Come disse lo stesso Franco Basaglia intervistato da Maurizio Costanzo: “Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente, ora sappiamo che c’è un altro modo di affrontare la questione; anche senza la costrizione”.

Nata oggi:

1717 (304 anni fa): nasce a Hofburg, (Vienna) Maria Teresa d’Asburgo arciduchessa regnate d’Austria. In virtù della Prammatica Sanzione del 1713, emanata dal padre, l’imperatore Carlo VI, nel 1740 fu la prima (nonché unica) donna della Casa d’Austria a ereditare il governo dei vasti possedimenti della monarchia asburgica. L’eredità di Maria Teresa non fu riconosciuta da diversi stati tedeschi che, spalleggiati dalla Francia e dalla Spagna, precipitarono l’Europa centrale in quella che fu nota come guerra di secessione austriaca. Alla fine, grazie soprattutto alla fedeltà dimostratale dall’Ungheria, Maria Teresa ne uscì vittoriosa e venne riconosciuta come legittima sovrana dei suoi possedimenti ereditari, ma non poté essere eletta al soglio imperiale e si accontentò di essere l’imperatrice consorte, facendo eleggere come imperatore il proprio marito. Il suo governo personale è ricordato come un periodo ricco di riforme economiche e sociali, nonché di grande sviluppo culturale in tutto l’impero. Promosse largamente il commercio e lo sviluppo delle moderne tecniche di agricoltura, riorganizzò l’esercito imperiale e rafforzò il prestigio internazionale dell’Austria. Si mostrò, invece, tradizionalista nella politica religiosa, espellendo dalle sue terre ebrei e protestanti. Muore a Vienna il 29 novembre 1780.

 

 

 

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