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venerdì, Maggio 17, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data dell’11 Giugno.

Accadde che:

1775 (248 anni fa): nella cattedrale di Reims si celebra l’incoronazione di Luigi XVI quale re di Francia. Il regno di questo sovrano terminò nel 1792, in piena Rivoluzione francese, con la conseguente condanna a morte del regnante che fu decapitato il 21 gennaio 1793. La sua figura è sempre stata alquanto controversa, infatti a corte fu considerato a lungo troppo debole e di scarsa intelligenza, mentre il popolo soprattutto nelle prime fasi della sua gestione del potere lo apprezzò e lo guardò con rispetto e stima. Era il quarto figlio del delfino di Francia e della moglie Maria Giuseppina di Sassonia. Il fratello maggiore, il duca di Borgogna Luigi di Borbone-Francia, morì prematuramente, e così il giovane Louis-August diventò il secondo nella linea di successione al trono e immediatamente fu sottoposto ad una rigida istruzione. Ma il destino di questo ragazzo sembrò fin da subito segnato: nel 1765 perse la vita anche il padre e, ad appena 11 anni, si ritrovò ad essere a tutti gli effetti l’erede al trono. Dai documenti di corte, gli storici hanno appreso che si trattava di un bambino piuttosto taciturno, introverso, insicuro e insofferente verso l’etichetta e i comportamenti da tenere nella reggia di Versailles. Inoltre, aveva assunto una camminata sgraziata che non rientrava affatto nell’immagine fiera e sicura di sé che doveva dare un principe aristocratico di quel tempo. Tra le sue passioni, adorava lavorare chiavi e oggetti in ferro e la caccia.

1982 (41 anni fa): esce nelle sale E.T. l’extra-terrestre, film di fantascienza diretto da Steven Spielberg. Per il regista, il film aprì la strada a un nuovo genere di film: pellicole più personali, incentrate sulle emozioni e sulle condizioni umane dei protagonisti. Durante un sopralluogo sulla Terra per raccogliere vegetali, un gruppo di alieni viene sorpreso e uno di loro viene lasciato erroneamente al suolo per l’affrettato decollo. L’alieno, solo e smarrito, viene trovato ed ospitato da Elliott, con la complicità della sorellina Gertie e il fratello maggiore Michael. Tra i due si instaura un profondo rapporto di amicizia che li lega anche a livello emotivo. Desideroso di tornare a casa, l’alieno costruisce un rudimentale dispositivo di comunicazione per chiedere aiuto ai suoi. Gradualmente, la salute di ET peggiora e la situazione è aggravata dall’irruzione degli adulti, che vogliono impossessarsi dell’alieno. È stato tra i film più belli, teneri e premiati di sempre. Nel 2002, in occasione del ventesimo anniversario della pellicola, Spielberg decise di ridistribuire E.T., per una nuova generazione, con effetti speciali migliorati, pulizia dei negativi e rimasterizzazione della colonna sonora.

Scomparso oggi:

1984 (39 anni fa): muore, a Padova, Enrico Berlinguer politico, tra le figure più influenti e iconiche della cosiddetta Prima Repubblica, dopo che quattro giorni prima, durante un comizio fu colpito da un ictus cerebrale. Nato, a Sassari, il 25 maggio 1922 si iscrive al Partito Comunista Italiano nell’ottobre del 1943, diventando Segretario della sezione giovanile di Sassari. Si trasferisce poi a Roma, ed entra a far parte della Segreteria Nazionale del Movimento Giovanile Comunista. Nel 1945, dopo la Liberazione, è a Milano come responsabile della Commissione giovanile centrale del PCI. Eletto deputato, entra in Parlamento per la prima volta nel 1968 divenendo membro della Commissione Esteri; ben presto all’interno del partito arriva alla carica di Vicesegretario Nazionale. Al XIII Congresso Nazionale del PCI, svoltosi a Milano nel marzo del 1972, Berlinguer viene eletto Segretario Nazionale. Egli riprende la formula togliattiana della collaborazione fra le grandi forze popolari: comunista, socialista e cattolica. Fra il settembre e l’ottobre del 1973, propone la sua analisi della società moderna partendo dal colpo di Stato in Cile, che ha mostrato a cosa può andare incontro una democrazia fragile. Così scrive il 12 ottobre del 1973: “La gravità dei problemi del paese, le minacce sempre incombenti di avventure reazionarie e la necessità di aprire finalmente alla nazione una sicura via di sviluppo economico, di rinnovamento sociale e di progresso democratico rendono sempre più urgente e maturo che si giunga a quello che può essere definito il nuovo grande compromesso storico tra le forze che raccolgono e rappresentano la grande maggioranza del popolo italiano. L’Italia è una democrazia debole che ha bisogno di un’alternativa condivisa e costruita dai grandi partiti di massa”. Il grande successo elettorale, ottenuto dai comunisti italiani alle elezioni del 1975 e del 1976, confermerà l’intuizione di Berlinguer. Una delle sue frasi più significative è la seguente: “Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e con gli oppressi, non c’è più scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia”.

 

 

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