Luigi Misuraca commenta la diatriba tra l’Amministrazione comunale di Siderno e il gruppo “Siderno2030”, proponendo la sua visione delle cose sull’accaduto
Ho letto in questi giorni appena trascorsi quanto dichiarato da “Siderno2030” e la replica del sindaco di Siderno circa il lamentato, e respinto, atto di accusa di manipolazione sui concorsi comunali. La querelle, non vi è dubbio alcuno, merita un atto conseguente, a questo punto, per la trasparenza dovuta all’elettorato di parte avverso. Il sospetto e l’indizio vergati dalla parte attorea, e la successiva arringa della parte convenuta sulla carta stampata, pardon on line, devono essere portati a conoscenza delle autorità competenti, nelle forme dovute (corretto il consiglio della signora sopra citata) affinché siano, per via giudiziaria, acquisite e sanzionate le prove relative o respinte le accuse.
Propendo a credere, fino a prova contraria e certa, del/nel corretto procedere dell’Amministrazione comunale, pur se affidati a terzi alcuni passaggi delle prove d’esame, ma è d’obbligo fugare ogni dubbio e non solo per amore di verità.
Seguirò la vicenda, se ci sarà un seguito, per come “consigliato” dal sindaco Fragomeni alla quale, da ex-cittadino sidernese, porgo i miei saluti e gli auspici di buon lavoro nell’interesse che merita il “mio” luogo natio, ove ho lasciato il cuore e c’è imperitura traccia del passato atavico della famiglia paterna.